XXV Giornata Mondiale del Malato a Lourdes Celebrazione solenne per la XXV GMM a Lourdes, in Vaticano udienza per Commissione episcopale per il servizio Carità e Salute e Pastorale della Salute, Nuova Carta degli Operatori Sanitari
18 Gennaio 2017Sul tema Stupore per quanto Dio compie: «Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente…» (Lc 1,49) si celebrerà la XXV Giornata Mondiale del Malato in tutta la Chiesa, Giornata che quest’anno sarà in forma solenne, per volontà del Santo Padre, per festeggiarne il Giubileo d’Argento al Santuario di Lourdes, in Francia, dal 10 al 13 febbraio.
Fu istituita da papa Giovanni Paolo II nel 1992 che, come scrisse nella lettera all’allora presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori sanitari Cardinale Fiorenzo Angelini, nel sottolineare l’importanza della celebrazione ne indicò chiaramente lo scopo: «di sensibilizzare il Popolo di Dio e, di conseguenza, le molteplici istituzioni sanitarie cattoliche e la stessa società civile, alla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi; di aiutare chi è ammalato a valorizzare, sul piano umano e soprattutto su quello soprannaturale, la sofferenza; a coinvolgere in maniera particolare le diocesi, le comunità cristiane, le Famiglie religiose nella pastorale sanitaria; a favorire l’impegno sempre più prezioso del volontariato; a richiamare l’importanza della formazione spirituale e morale degli operatori sanitari e, infine, a far meglio comprendere l’importanza dell’assistenza religiosa agli infermi da parte dei sacerdoti diocesani e regolari, nonché quanti vivono ed operano accanto a chi soffre».
Monsignor Jean-Marie Mate Musivi Mupendawatu, segretario delegato del recente Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, definisce la GMM tuttora «uno straordinario evento ecclesiale» durante la conferenza stampa di Presentazione della GMM ai giornalisti di lunedì scorso 6 febbraio attingendo al significato pregnante e sintetico lasciato da Papa Giovanni Paolo II nella medesima Lettera del 1992:«È un momento forte di preghiera, di condivisione, di offerta della sofferenza per il bene della Chiesa e un momento di richiamo per tutti per riconoscere il Volto di Cristo nel volto del fratello infermo».
Ricorre tre volte la scelta del Santuario di Lourdes per la GMM, la prima storica nel 1993, poi nel 2004 in occasione del 150 anniversario della proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione e infine quest’anno nel 2017 per il Giubileo d’Argento. Ancor oggi Lourdes è, spiega il Segretario attraverso la Lettera di Giovanni Paolo II: «luogo e insieme simbolo di speranza e di grazia nel segno dell’accoglienza e dell’offerta della sofferenza salvifica».
Nella stessa conferenza stampa si è presentata la Nuova Carta per gli Operatori Sanitari (Lev, pp. 452), revisionata e aggiornata rispetto alla prima edizione del 1995. Per voce di mons. Mupendawatu è stato letto il discorso del prefetto del suddetto Dicastero, il cardinale monsignor Peter Kodwo Appiah Turkson (non era presente per influenza) di cui si riporta in breve: la Carta è «il “vademecum” teologico-morale-medico nato da una felice intuizione del cardinale Fiorenzo Angelini, il primo Presidente della pastorale della salute che molto gli deve. Pubblicato per la prima volta nel 1995, il libro è stato rapidamente tradotto in 19 lingue e per quasi venti anni ha costituito il testo base per gli operatori sanitari» e la Nuova Carta che «ha richiesto diversi anni di lavoro ad un gruppo qualificato di esperti, ⌊…⌋ tra i relatori un rappresentante, il prof. Antonio Gioacchino Spagnolo», direttore dell’Istituto di «Bioetica e Medical humanities »della Facoltà di Medicina all’Università del Sacro Cuore di Roma. Quest’ultimo ha spiegato alcune novità di linee guida della nuova Carta che «vuole sostenere la fedeltà etica dell’operatore sanitario, nelle scelte e nei comportamenti in cui prende il servizio alla vita e questa fedeltà viene delineata seguendo le tappe dell’esistenza umana: generare, vivere, morire, quali momenti di riflessioni etico-pastorali».
Il pensiero in quella stessa conferenza è andato al compianto arcivescovo monsignor Zigmunt Zymowski, morto il 12 luglio scorso, che aveva assunto dal 2009 l’incarico di presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, realtà che è diventata poi, dal 17 agosto dello scorso anno, componente del nuovo Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. La nuova Carta porta la sua firma, infatti è datata 2016: «perché costituisce in effetti la sua eredità lasciata alla pastorale sanitaria e al mondo della sofferenza, a cui ha dedicato tantissime energie e in cui ha operato, con sacrificio e determinazione, sino alle ultime ore della sua esistenza terrena» (dalla lettura dell’intervento di Turkson, conferenza stampa di presentazione della XXV GMM, Santa Sede, 6 febbraio 2017). Ha lasciato il suo testamento spirituale: la nuova Carta è «un valido compendio di dottrina e prassi» ha riferito Mupendawatu che ha letto uno stralcio dalla prefazione di Zymowski: «si è dunque operata una revisione e un aggiornamento secondo i quali, anche i temi già a suo tempo affrontati vengono illustrati in un linguaggio più accessibile e attuale e contengono un aggiornamento sotto di profili scientifico e contenutistico più in generale accompagnati da una rivisitazione delle note teologiche del documento citati».
Papa Francesco nel suo Messaggio dell’8 dicembre 2016 sottolinea l’attenzione che questa Giornata pone verso la condizione degli ammalati e dei sofferenti e verso la vocazione di chi li accoglie e li accompagna nella cura. La missione della Chiesa è proprio verso gli infermi, i sofferenti, i poveri e gli emarginati. Come la piccola, povera, malata ed analfabeta Bernardette si sentiva «guardata da Maria come persona» così anche «ogni malato è e rimane sempre un essere umano, e come tale va trattato», scrive il Papa, facendo osservare che dunque «gli infermi, come i portatori di disabilità anche gravissime, hanno la loro inalienabile dignità e la loro missione nella vita e non diventano mai dei meri oggetti». Il tono contro una certa prospettiva che li considera come “non persone” e un peso per la società si rafforza nell’aggiungere che «anche se a volte possono sembrare solo passivi, ma in realtà non è mai così». Pare riprendere quel filo conduttore dell’Enciclica «Laudato si’», un’ecologia integrale che comprenda le dimensioni umane e sociali per lo sviluppo del bene comune e umano, sostenibile e integrale, quando infine invita a promuovere la cultura rispettosa della vita, della salute e dell’ambiente.
Nella vigilia della celebrazione della GMM 2017, venerdì 10 febbraio papa Francesco riceverà in udienza rappresentanti della Commissione episcopale per il servizio della Carità e della Salute, dell’Ufficio nazionale per la Pastorale della Salute e della Consulta nazionale. L’occasione è la celebrazione della XXV GMM e la ricorrenza ventennale dell’Ufficio nazionale per la Pastorale della Salute − Cei. Assieme ai vescovi della Commissione e alla Consulta nazionale potranno partecipare i Direttori o un loro delegato, afferma il direttore dell’Ufficio nazionale don Carmine Arice (per info e programma: salute.chiesacattolica.it e http://www.salute.chiesacattolica.it/seminario-di-studio-per-i-25-anni-della-giornata-mondiale-del-malato/).
Al Santuario «Notre-Dame» di Lourdes si prevede un folto programma per la festa di Nostra Signora di Lourdes e la Giornata Mondiale del Malato dal 10 al 13 febbraio con numerosi interventi, la tradizionale processione mariana con le fiaccole, sante messe, l’adorazione eucaristica e l’Unzione dei malati, la visita della delegazione della Santa Sede alle strutture di accoglienza per i malati e la partecipazione ai numerosi laboratori. (Per info e programma: http://it.lourdes-france.org/sites/default/files/pdf/PRGM%20IT%20DEF%20colloque%20magnificat.pdf e http://it.lourdes-france.org/sites/default/files/pdf/INSCR%20IT%20DEF%20colloque%20magnificat.pdf)
Il Colloquio internazionale è incentrato sul motivo «Il Magnificat, cantico della Speranza» prendendo spunto dall’omelia di papa Francesco del 15 agosto 2013:
L’apertura di celebrazione nel Santuario di Lourdes avverrà venerdì 10 febbraio alle ore 14.30 con i saluti di benvenuto dal vescovo di Tarbes e Lourdes mons. Nicolas Browet e istituzionali dal segretario di Stato card. Pietro Parolin, dal prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale card. Peter Turkson e dal direttore dell’Ufficio delle Constatazioni Mediche di Lourdes dr Alessandro De Franciscis. Nella serata si svolgerà la tradizionale processione mariana con le fiaccole.
Sabato 11 il cardinale Pietro Parolin al mattino, alle 10, presiederà la messa internazionale e al pomeriggio, alle 15, terrà durante l’adorazione eucaristica una meditazione sul tema «Lode e supplica, il corpo di Cristo e il corpo dei malati».
Nella serata don Carmine Arice, direttore nazionale della Pastorale per la Salute – Cei e membro del Comitato pontificio per gli ospedali cattolici esporrà una relazione sul tema: «Come la chiesa nel mondo procede con Maria sulle strade della carità di Cristo?». Si darà poi voce a testimonianze, quella di Domenico Crupi, direttore dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, e di Claudie Brouillet, incaricata in Franca della pastorale delle persone disabili.
Domenica 12 febbraio messa solenne presieduta dal cardinale Turkson ed esposizioni dei discorsi dell’arcivescovo di Chieti-Vasto mons. Bruno Forte sul tema «La Chiesa, Madre di Misericordia» e dell’arcivescovo di Rennes, Dol e Saint-Malo mons. Pierre d’Ornellas dal titolo «Dite ai malati: il regno di Dio è vicino a voi» (Lc 10,9. Al pomeriggio numerosi laboratori di pastorale della salute, di fede e scienza, etici e bioetici. Infine, con la messa di lunedì 13 si concluderà il programma della GMM.
Per il programma della GMM nel Santuario di Lourdes
http://it.lourdes-france.org/evento/colloquio
Tel. +33(0)5 6242 7878
www.lourdes-france.org