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Vendite on line illegali di farmaci e mense ospedaliere in condizioni igienico-sanitarie carenti

26 Ottobre 2021

Nel mondo del web bisogna navigare facendo attenzione a non cadere nelle truffe di venditori abusivi o di offerte pubblicitarie illecite relative a medicinali per i quali occorre la prescrizione medica e che invece non sono autorizzati alla vendita in rete così come non sono autorizzati quei prodotti farmaceutici che anche se possono essere venduti senza obbligo di prescrizione (detti Sop) ma la loro sicurezza non è data per la mancanza della presenza del logo identificativo nazionale* riportato su ciascuna pagina web della farmacia o di un esercizio commerciale registrato e autorizzato alla vendita on line.

C’è il rischio di un danno alla nostra salute oltre agli illeciti di furti di identità e informazioni riservate che spregiudicati imbonitori possono carpire dai pagamenti effettuati facendo cadere la vittima da una rete all’altra nel grande mare dell’illegalità. Al 25 ottobre sono ben 283 i provvedimenti eseguiti nel 2021 dal Nucleo Antisofisticazione della Salute, corpo dei Carabinieri impegnati proprio sul fronte della tutela della salute dei cittadini e che non mancano mai di avvertire il pubblico sui diversi tipi di frodi più recenti.

Oltre a quanto suindicato i Nas richiamano l’attenzione sugli integratori alimentari, spiegando che «non possono, tra l’altro essere pubblicizzati o presentati come vantanti proprietà terapeutiche o capacità di prevenzione o cura delle malattie umane». Sono stati di recente oscurati 4 siti che violavano la normativa presentando “presunti” integratori alimentari indicati con proprietà terapeutiche per la cura della disfunzione erettile, con claim, o slogan, promozionali che descrivevano la «presunta origine ‘naturale’, e pertanto “sicura” per l’assuntore, dei relativi composti».

E a questo oscuramento se ne sono aggiunti molti altri siti che mettevano in vendita farmaci contenenti sostanze a effetto dopante come clenbuterolo, furosemide, testosterone e somatropina, prodotti antinfiammatori non steroidi a base di indometacina usati per la cura di malattie delle malattie articolari degenerative e quelli a base di ranitidina per la cura dell’ulcera gastrica o del reflusso gastroesofageo; o legati alla prevenzione o trattamento da Covid-19 come ad esempio l’antiparassitario ivermectina usato anche in veterinaria e che l’agenzia dei medicinali europea ne ha raccomandato l’utilizzo solo nell’ambito degli studi clinici o come l’antinfiammatorio colchina usato per alleviare il dolore da attacchi di gotta e che l’agenzia del farmaco italiana Aifa ha autorizzato solo per la sperimentazione clinica.

L’operato del corpo militare ha messo a prova anche le mense ospedaliere nel Centro Italia. Su 119 sono stati rilevati in 43 siti carenze di tipo igienico sanitario e strutturale. Le verifiche hanno riguardato i locali e la gestione della preparazione, etichettatura e conservazione degli alimenti pasti in sicurezza, la partecipazione a corsi formativi e l’idoneità all’abbigliamento richiesto, alla mancanza di revisione dei dispositivi antincendio etc.

Si è talvolta all’oscuro di quel che finisce sulle tavole. Alcuni giorni fa, al di fuori dell’ambito sanitario, in uno stabilimento di lavorazione di carni suine si è avuto un sequestro penale di 20 tonnellate circa di cosce suine crude congelate in pessimo stato depositato sul pavimento fra sporcizia, tracce di sangue di animale.


  • Il Logo identificativo nazionale informa della attendibilità del venditore online; è esposto in ogni pagina web della farmacia o dell’esercizio commerciale. Cliccandovi su si è riportati al sito web del Ministero della Salute presso cui si fa la verifica per sapere se il venditore on line appare registrato nell’elenco di quelli autorizzati, che viene aggiornato ogni giorno; in caso affermativo la provenienza del medicinale è legale, altrimenti non è autorizzata e sarebbe bene darne segnalazione all’Arma dei Carabinieri.
redazione Bioetica News Torino