Uomini e donne per la vita nel solco di Santa Teresa di Calcutta
02 Febbraio 2017All’opera della suora missionaria della Carità, Madre Teresa di Calcutta, salita agli onori dell’altare nel 2016, ha invitato a volgere lo sguardo il Consiglio Permanente della Cei per la 39° Giornata nazionale della Vita che si celebrerà domenica 5 febbraio, traendo lo spunto dal discorso di papa Francesco ad Assisi (20 settembre 2016): «La Santa degli ultimi di Calcutta ci insegna ad accogliere il grido di Gesù in croce: “Nel suo ‘Ho sete’ (Gv 19,28) possiamo sentire la voce dei sofferenti, il grido nascosto dei piccoli innocenti cui è preclusa la luce di questo mondo, l’accorata supplica dei poveri e dei più bisognosi di pace”».
Salda nella fede in Dio Madre Teresa si chinava con amore infinito e misericordioso su persone morenti, abbandonate a se stesse, ai margini delle strade e accoglieva i più poveri tra i poveri, ammalati e sofferenti nel corpo e nello spirito, riconoscendo in loro quella dignità umana che Dio aveva loro dato, e con gioia abbracciava i bambini, sostenendo sempre la vita umana quale dono di Dio.
Il tema della Giornata, che ha per titolo «Uomini e donne per la vita nel solco di Santa Teresa di Calcutta», vuol portare l’attenzione su «educare alla vita ⌊che⌉ significa entrare in una rivoluzione civile che guarisce dalla cultura dello scarto, dalla logica della denatalità, dal crollo demografico, favorendo la difesa di ogni persona umana dallo sbocciare della vita fino al suo termine naturale». E nel rifiuto dell’aborto e a favore del rispetto per la vita umana, dal concepimento alla morte naturale, Madre Teresa disse nel «famoso discorso pronunciato in occasione del premio Nobel 1979: “Facciamo che ogni singolo bambino sia desiderato”; è ciò che continua a cantare con l’inno alla vita: “La vita è bellezza, ammirala. La vita è un’opportunità, coglila. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una realtà. … La vita è la vita, difendila”».
Dinanzi ai sagrati delle chiese italiane si troveranno domenica 5 febbraio, banchetti con vasetti di primule che i volontari del Movimento per la Vita e del Centro di Aiuto alla Vita distribuiranno per raccogliere fondi per il sostegno di mamme in difficoltà ad accogliere la nascita di un figlio/ una figlia.
Durante l’Angelus domenicale in piazza San Pietro c’era un folto gruppo rappresentante del Movimento per la Vita a cui Papa Francesco ha rivolto parole incoraggianti nel «portare avanti la cultura della vita come risposta alla logica dello scarto e al calo demografico». I più deboli, bambini e anziani vanno protetti: «Insieme preghiamo per i bambini che sono in pericolo di interruzione di gravidanza, come pure per le persone che stanno alla fine della vita – ogni vita è sacra! – perché nessuno sia lasciato solo e l’amore difenda il senso della vita».