Presentato al Torino Film Festival e uscito al cinema per soli tre giorni, Trafficante di virus, è un film diretto da Costanza Quadriglio ed è disponibile dal 13 dicembre su Prime Video.
Si tratta della trasposizione cinematografica del libro Io,Trafficante di Virus, scritto dalla virologa Ilaria Capua ed edito da Rizzoli.
Il film narra la storia di Irene, ricercatrice presso un istituto zooprofilattico italiano. Svolge un ruolo di grande importanza, in quanto il suo compito è quello di prevenire il diffondersi delle epidemie di origine animale tra gli esseri umani. Una inaspettata inchiesta giudiziaria, però, le cambierà drasticamente la vita.
Al centro della vicenda c’è il dramma di non saper gestire il presente e gli imprevisti che naturalmente possono verificarsi. Rimangono in pochi a lottare per il bene di molti, senza ottenere (la maggior parte delle volte) il riconoscimento dovuto.
Irene viene sballottata da ogni parte, vittima di un sistema burocratico dalle trame fitte da cui è difficile districarsi. Lo stile è quello del thriller psicologico. lo spettatore segue il dipanarsi della storia con grande trepidazione e indignazione per le ingiustizie e l’ottusità con cui la pratica giudiziaria di Irene (interpretata da una meravigliosa Anna Foglietta) viene gestita.
Il talento di Irene viene calpestato, ignorato da un sistema tortuoso e rigido che non lascia scampo alla verità, alla lucida valutazione della situazione. Un problema ancor più grave oggi, in tempo di pandemia. È una storia tutta italiana che ben conosciamo e dalla quale si rende doverosa una profonda riflessione per un cambiamento.
© Bioetica News Torino, Febbraio 2022 - Riproduzione Vietata