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Tracce di asbesto in un lotto del talco della Johnson & Johnson

19 Ottobre 2019

A seguito del ritrovamento di micro tracce di fibre di crisotilo, un tipo di asbesto (o  amianto di serpentino), che è cancerogeno, in un’indagine condotta dalla Food and Drug Administration  (Fda) americana da un lotto di talco della Johnson’s Baby Powder, il talco per neonati e bambini prodotto dalla Johnson & Johnson, quest’ultima ne ha avviato il ritiro dal mercato statunitense: è il primo ritiro di un talco della società che ha sempre negato la contaminazione con impurità tossiche dei propri prodotti come annuncia l’Ansa di ieri 18 ottobre.

La Fda segnala il richiamo volontario della suddetta Società avvertendo i consumatori di smettere subito l’uso del lotto #22318RB  per la presenza di tracce di asbesto e contattare la Società per un rimborso. Precisa che per la protezione della salute pubblica conducono test per la  ricerca di asbesto  nei prodotti cosmetici contenenti talco e la maggior parte dei campioni di talco da loro testati non contengono tale minerale. Dal 2018 ad oggi ha testato circa 50 prodotti cosmetici, tra i quali due campioni della Johnson’s Baby Powder, quello del lotto #22318RB risultato positivo all’asbesto e quello #00918RA negativo. L’indagine completa sarà resa nota entro la fine dell’anno (FDA, Baby powder manufacturer voluntarily recalls products for asbestos, nota del 18 ottobre 2019).  Nei mesi precedenti la stessa agenzia americana Fda aveva comunicato il ritiro volontario di alcuni lotti di prodotti cosmetici riscontrati  positivi al test per la presenza di asbesto da parte della  Beauty Plus Global e Claire’s Stores avvertendo i consumatori (Fda Advises Consumers to Stop Using Cosmetic Products. Product samples test positive for asbetos, ww.fda.gov).

Nell’annunciare l’avvio del ritiro volontario negli Usa del singolo lotto in questione e della sua collaborazione con l’agenzia Fda, la Johnson & Johnson precisa −  in una nota del 18 ottobre da New Brunswick, New York − i bassi livelli rilevati di asbesto crisotilo non superano il 0.00002%, e la loro provenienza è da «una singola bottiglia acquistata da un rivenditore online».  Fa sapere che ha avviato subito un’indagine interna e collabora con la Fda per «determinare l’integrità del campione testato e la validità dei risultati del test» e  che non può dare ancora risposte certe  in questa fase iniziale, tra le quali citate, quella che «non può confermare se il prodotto testato sia autentico o contraffatto».  Inoltre che dai rigorosi test interni sulla sicurezza del talco cosmetico compiuti di recente fino a un mese fa non sono state trovate tracce di asbesto.

Il talco viene impiegato  in molti prodotti cosmetici, da quello in polvere per i bambini  a quello per dar colore agli zigomi (comunemente noto come fard) ma anche nel cibo come chewing e la produzione di tablets, spiega la Fda  in un articolo sulla sicurezza cosmetica riguardo al Talco (Talc).  Negli  anni sessanta la letteratura scientifica supponeva  un possibile legame tra l’uso delle polveri contenenti talco e l’incidenza del cancro ovarico, studi che non hanno poi dato un riscontro conclusivo né sul legame né,  se tale collegamento esisteva, su quali  fattori di rischio implicava. La Fda continua la ricerca in tale area aggiungendovi la questione sollevata negli anni Settanta sulla potenziale contaminazione del talco da asbesto. Entrambi minerali naturali estratti dalla terra ma  a differenza del talco l’asbesto è un noto cancerogeno e sottolinea la Fda che è  pertanto importante selezionare con cura  i siti estrattivi del talco  e intraprendere procedure per testare adeguatamente il minerale.

Redazione Bioetica News Torino