Sostieni Bioetica News Torino con una donazione. Sostieni
88 Maggio 2022
Speciale Il mondo giovanile nella società odierna tra Covid-19 e post Covid

Redazionale

Gentilissimi Lettrici e Lettori,

a più di due anni da quando l’Organizzazione mondiale della Salute dichiarò che eravamo in uno stato di emergenza pandemica per l’estesa diffusione e gravità causati dal Sars-CoV-2 a livello globale, si può ora finalmente desiderare, proiettare progetti futuri e riprendere le attività.

La vita quotidiana non è più come prima, anche perché, nonostante l’emergenza di sanità pubblica sia terminata il 31 marzo 2022, si continua a vivere con indosso mascherine e attenzioni a misure precauzionali, tenendo costantemente sotto osservazione i rapporti ministeriali sull’andamento dei contagi causati dallo stesso virus a cui piace, sembra, mimetizzarsi in continue nuove varianti. E ad essere onesti si aspetta un suo ritorno nei mesi autunnali, tesi avanzata da infettivologi, epidemiologi e medici che, tuttavia non lo temono più come prima perché già molte persone sono state vaccinate e ci sarà probabilmente già un vaccino adatto a contrastare le varianti.

Il virus ha causato morti, portato sofferenza fisica e psichica, solitudini, interrotto bruscamente le relazioni umane, ha ritardato, se non sospeso, per molto tempo visite di cura ed interventi chirurgici: ha influito negativamente nella vita di ognuno.

Ma come i più giovani, bambini ed adolescenti hanno vissuto questi due anni, un lungo periodo, altalenante tra lockdown e misure preventive e privazioni di libertà rigorosissime? Su di loro non si è subito posta l’attenzione se non quella di considerarli mezzo di trasmissione virale per gli altri, in particolar modo verso le persone anziane, perché il Covid-19 non era per loro pericoloso manifestandosi maggiormente in forma asintomatica. Con maggiori conoscenze degli studi, successivamente i medici hanno compreso che anche loro sono un bersaglio del virus, possono soffrire in forma grave ed essere anche mortale, seppure fortunatamente in piccola parte. E anche loro, in misura inferiore, sono soggetti alla sindrome infiammatoria multisistemica (Mis-C), una complicazione rara ma legata al Covid-19.

L’Ospedale della Santa Sede Bambino Gesù di Roma nel raccomandare la vaccinazione per i bambini riportava, in un comunicato, che in Italia negli ultimi mesi del 2021 si erano avute 30 mila nuove infezioni, molti ricoveri in terapia intensiva, centinaia di casi di Mis-C e dall’inizio della pandemia 36 morti sotto i 18 anni. E come accade per gli adulti la malattia da Covid-19 può generare, seppure più raramente, nei bambini il Long Covid, uno o più sintomi protratti per un certo periodo dopo la guarigione riscontrati e descritti come cefalea, affaticamento, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, disfunzioni cognitive.

Oltre alla malattia infettiva la pandemia ha portato giovani e più piccoli di età ad assumere abitudini nuove, come lo stare in casa e fare lezioni a distanza, vivere relazioni amicali con compagni di scuola e amici tramite conversazioni sui social, l’uso del cellulare o del pc per connettersi a giochi di svago in solitudine in casa o nella loro cameretta. Tra gli effetti anche una alimentazione sregolata. Il rapporto sul maltrattamento all’Infanzia in Italia, uscito un paio di giorni fa, ha riservato una panoramica effettuata nel periodo di emergenza sanitaria in cui si è rilevato un peggioramento della salute mentale, un aumento dei casi di tentativo di suicidio, depressione ed episodi di bullismo sia reale che virtuale. Occorre provvedere, prendersi cura di loro, il cui disorientamento è oggi evidente e accresciuto da una ferita ulteriore, quella inferta dalle notizie quotidiane sull’evolversi della guerra in Ucraina, sul timore di un conflitto internazionale in Europa, che incide sulla loro fragile personalità.

Pensando alla situazione dei bambini e dei giovani vissuta durante la pandemia abbiamo voluto in questo numero di maggio intitolato, Il mondo giovanile nella società odierno: tra Covid -19 e post – Covid presentare come vengono percepiti e le loro problematiche emerse dall’incontro con esperti, dal pediatra di famiglia Marisa Bobbio al psicoterapeuta e sociologo Domenico Cravero, da una docente scolastica Mariella Pompei alla testimonianza di un genitore Ivan Raimondi, al rapporto sulla fede con il teologo e antropologo Duilio Albarello.

In tema di adozioni di minori l’avvocato Maurizio Cardaci scrive una nota sulla recente sentenza della Corte Costituzionale che dà loro diritto, riferito ” a casi particolari”, ad un legame di parentela con la famiglia del genitore adottante.

Seguono le rubriche dello Scaffale con le novità editoriali a cura della Prof.ssa Carla Corbella, docente di Etica della Vita presso la Facoltà Teologica di Torino, delle recensioni saggistiche a cura della nostra redattrice Martina Casalone sul recente libro pubblicato dal docente di filosofia della medicina Ivan Cavicchi, Scienza imparaggiabile e di Antonio De Nigris, docente di religione, su Brevettare la salute? di Silvio Garattini, docente di chemioterapia e farmacologia. Infine quella cinematografica sull’esplorazione del legame tra un padre e il proprio bambino in occasione di un lavoro in giro per il mondo, C’mon C’mon di Mills, curata dalla giornalista Ilaria Losapio.

In conclusione, sempre in tema di bambini è incentrato l’articolo di Laura Mazzoli che ha voluto descrivere, per la sua competenza di docente di Storia dell’Arte, come l’arte aiuta la loro formazione educativa, come la bellezza colta nell’arte amplia l’orizzonte dello sguardo di un bambino alle sue prese con la conoscenza del mondo che lo circonda.

Lo staff Bioetica News Torino

© Bioetica News Torino, Maggio 2022 - Riproduzione Vietata