Redazionale n.72
Gentilissimi Lettrici e Lettori,
Il cardinale Elio Sgreccia è mancato poco più di un anno fa, nel giugno 2019. Aveva novant’anni, e fino ad allora era stato infaticabile nel suo operato di diffusione e di evangelizzazione della difesa della vita umana. Un uomo e un pastore “tutto di un pezzo”, tenace nel portare a compimento i suoi incarichi affidatigli, dalla tempra contadina, che sa unire alla semplicità, all’umiltà il coraggio di affrontare le situazioni più difficili trasmessagli dai suoi genitori e dal piccolo mondo natio marchigiano che non ha mai abbandonato né durante la sua permanenza a Roma né come attivo conferenziere in giro per il mondo per la diffusione di quella che era la sua passione, la sua vita, la sua missione, la bioetica.
La bioetica varcò la soglia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma negli anni ottanta con le lezioni e il manuale di bioetica del professor Sgreccia, il primo docente di bioetica, il cui pensiero del personalismo ontologicamente fondato e la sua nuova metodologia circolò piano piano negli ambienti accademici di tutto il mondo da occidente a oriente.
Ad un anno dalla sua scomparsa il Centro Cattolico di Bioetica di Torino che si avvalse della collaborazione di monsignor Sgreccia, che inaugurò il Master universitario in Bioetica presso la Facoltà Teologica torinese, ha voluto commemorare la sua figura con un convegno, tenutosi online il 17 ottobre scorso e intitolato, Bioetica e personalismo. Attualità e prospettive. È stato per i relatori intervenuti, di fama nazionale e internazionale, che Sgreccia ha contribuito a formare, o come suo allievo, o per aver lavorato con lui, o per averlo conosciuto, un momento di confronto e di riflessione del suo pensiero nella bioetica di oggi e futura. Hanno trattato problematiche di inizio e fine vita, transumanesimo ed ecologiche. Ciascuno ne ha dato anche un piacevole ritratto raccontando alcuni aneddoti personali facendo trasparire la sua personalità di uomo semplice, umile, attento all’ascolto, da Giorgio Palestro a Mariella Lombardi Ricci a Giuseppe Zeppegno a Gonzalo Miranda a Maurizio Faggioni a Massimo Losito.
E in questo numero desideriamo ricordare la sua figura di grande bioeticista nel panorama internazionale con un mini – inserto ad un anno dalla sua morte con il ricordo di due suoi allievi, Mariella Lombardi Ricci e Giuseppe Zeppegno arricchito da una breve storia della riflessione bioetica a Torino composta da quest’ultimo, docente della Facoltà Teologica di Torino, in cui appare il seme e la fioritura del pensiero sgrecciano.
Zeppegno nella sua opera pubblicata un mese fa, «Il dibattito bioetico: da Fritz Jahr al postumanesimo» (IfPress), ripercorre il cammino storico della bioetica e le sue sfide nel tempo sin dai suoi albori fino ad arrivare ad oggi con un’analisi anche critica. Vi è una nostra recensione nella rubrica Il Libro.
Poi abbiamo dedicato uno spazio alle riflessioni sul fine vita nella Lettera della Congregazione per la Dottrina della Chiesa «Samaritanus Bonus» con il teologo morale, bioeticista e medico Salvino Leone e all’enciclica «Fratelli tutti» di Papa Francesco con il sacerdote e parroco don Giuseppe Scapino.
Seguono infine le rubriche delle novità editoriali Lo Scaffale a cura di Carla Corbella e Il Film a cura di Ilaria Losapio che questa volta ci propone «Nuvole» di Baldoni, la storia di un giovane ammalato di tumore che ha continuato la sua passione per la musica, spendendosi per essa con un gesto d’amore per i suoi fans fino alla sua morte.
Nel prossimo numero vi sarà un mini-inserto con alcune interviste ai relatori del Convegno internazionale di Bioetica della Facoltà di Teologia di Malta tenutosi in via online in quattro giornate di ottobre, intitolato «Bioetica e i cinque sensi».
Lo staff di «Bioetica News Torino»
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