Nuovo decreto. Tra le misure, accoglienza profughi ucraini: assistenza sanitaria, sussistenza e lavoro a tempo determinato E informazioni su modalità di soggiorno sul sito del Ministero dell'Interno dedicato a Emergenza Ucraina: "benvenuto in Italia"
22 Marzo 2022Provvedimenti su questioni economiche e di accoglienza umanitaria dei cittadini ucraini per affrontare i risvolti della guerra in corso in Ucraina sono stati decisi dal Governo e approvati in Senato nel decreto – legge di misure urgenti del 17 marzo con alcune modifiche è passato su 392 votanti con 367 favorevoli, 25 contrari e 5 astenuti.
Entrato in vigore il 22 marzo n. 21 all’indomani della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale n. 67 del 21 marzo 2022, dal titolo Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina, il testo è articolato in 39 articoli che riguardano: il contenimento dei prezzi di carburante – benzina e gasolio – e di energia elettrica e gas; sostegni alle imprese per gli effetti economici negativi dovuti all’aumento dei prezzi delle forniture energetiche, in tema di lavoro con contributi di agevolazione per le imprese; presidi a tutela delle imprese nazionali; assistenza e accoglienza umanitaria.
Per la parte di assistenza sanitaria e umanitaria presentiamo i punti delineati nel testo.
Accoglienza in fuga dall’Ucraina
Spetta alla Protezione civile il coordinamento dell’assistenza e dell’accoglienza dei cittadini ucraini (art. 31)
- ne definisce le forme di gestione con comuni, enti del terzo settore, centri di servizio per il volontariato, enti ed associazioni civili e religiose riconosciuti dallo Stato. L’ospitalità riguarda fino ad un massimo di 15 mila unità presso le strutture di accoglienza.
- si occupa di stabilire per un massimo di 90 giorni dall’ingresso in Italia, che non va oltre il 31 dicembre 2022, per non più di 60 mila unità, ulteriori modalità di sostentamento per l’assistenza alle persone con diritto alla protezione temporanea che hanno una sistemazione autonoma.
- stabilisce un contributo forfettario del valore fino a 152 milioni di euro per il 2022 alle regioni e province autonome di Trento e Bolzano in base al numero di persone accolte, richiedenti e titolari di protezione temporanea, fino ad un massino di 100 mila unità, per la fruizione del servizio sanitario nazionale.
- ha disposizione in più 7.533.750 euro per il 2022 da destinare per aumentare l’accoglienza presso le strutture.
- può usufruire fino a 348 milioni di euro per il 2022 per i compiti assegnati sopra citati avvalendosi dal Fondo per le emergenze nazionali.
Deroghe ai contratti di lavoro a termine per Ministero dell’Interno e Commissione per il diritto di asilo
Viene prevista la possibilità di modifica dei contratti di prestazione di lavoro a termine fino al 31 dicembre 2022, stipulati presso agenzie interinali, per garantire l’operato di riconoscimento della protezione internazionale da parte della Commissione nazionale per il diritto di asilo e delle commissioni e sezioni territoriali dovuto all’afflusso ingente di sfollati sul territorio nazionale proveniente dall’Ucraina a causa della guerra. Viene finanziato con i fondi destinati dalla Commissione europea all’Italia per far fronte alle situazioni emergenziali in materia di asilo.
Il Ministero dell’Interno può utilizzare per gli stessi motivi, fino al 31 dicembre 2022, prestazioni di lavoro con contratto a termine, già stipulati con le agenzie interinali, che possono essere modificati.
In Italia contratti di lavoro a termine per medici e socio-sanitari sfollati ucraini
Per un anno, dal 22 marzo 2022 al 4 marzo 2023, gli operatori socio sanitari e professionisti medici cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022, data di inizio dell’invasione sovietica nel Paese ucraino, possono temporaneamente svolgere in Italia attività sanitaria o socio-sanitaria presso strutture pubbliche o private. Devono avere una qualifica conseguita all’estero, regolata da specifiche direttive dell’Unione Europea.
Le strutture sanitarie interessate possono reclutarli con contratti a tempo determinato o incarichi libero professionali, o di collaborazione coordinata e continuativa, per un periodo di tempo. Si richiede il passaporto europeo delle qualifiche per i rifugiati.
Le strutture sanitarie sono tenute a fornire i nominativi degli assunti alle regioni e province autonome di Trento e Bolzano e agli Ordini dei medici di competenza sul territorio.
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I profughi arrivati in Italia dall’Ucraina in guerra
Sono arrivati 61 mila profughi dall’Ucraina, paese devastato dall’incessante bombardamento russo su civili, strutture sanitarie, scuole e abitazioni dal 24 di febbraio. La maggior parte donne e minori, 31 mila le prime e 24.500 i secondi. Vengono accolti dal Nord al Sud, nelle città di Milano, Bologna, Napoli e Roma.
Attraverso il soccorso sanitario di emergenza, Cross (Centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario) attivato dal Dipartimento della Protezione civile, sono stati trasferiti dall’Ucraina fino ad ora 43 pazienti che vengono curati in diverse strutture regionali. C’è anche un servizio di soccorso per le persone fragili con disabilità ponte tra l’Italia e la Polonia che si chiama Disevac – Disability Evacuation delle Misericordie di Italia.
“Benvenuto in Italia” è il documento informativo per chi arriva dall’Ucraina
Viene pubblicato sul Ministero dell’Interno, che l’ha realizzato assieme al Dipartimento della Protezione civile e Ministero della Salute, ed è tradotto in diverse lingue, in ucraino, russo, italiano e inglese (si può accedere attraverso il codice QR).
Per l’assistenza sanitaria e il soggiorno
- entro 48 ore dall’arrivo in Italia, fino al 31 marzo 2022, è necessario effettuare un tampone per la ricerca della malattia Covid-19 molecolare o antigenico
- per cinque giorni dopo il tampone rimanere in auto-sorveglianza con obbligo di mascherina di tipo FFP-2
- entro i 5 giorni dal tampone, se negativo si possono usufruire dei mezzi di trasporto pubblico con indosso le mascherine FFP2 a bordo per accedere alle strutture di cura e assistenza sanitaria, al luogo di accoglienza o domicilio o presso strutture ricettive indicate. La certificazione di conferma negativa al Covid-19 va esibita entro 72 ore dal tampone risultato negativo o nelle 48 precedenti se si tratta di un test antigenico.
- entro i 5 giorni di ingresso si può fare la vaccinazione anti-Covid-19, i vaccini difterite, tetano, pertosse, poliomielite e viene offerto vaccino anti morbillo, parotite e test screening per tubercolosi, ed eventualmente altri tipi di vaccinazioni.
- fino al 31 marzo 2022 se non si è in possesso di un certificato green vaccinale “rafforzato” (ciclo completo due dosi) si deve rimanere nei centri di accoglienza, nelle Sai o strutture ricettive o abitazioni private disposte.
Il 1500 è il numero verde per avere informazioni sulla validità della documentazione sanitaria. Ci si può anche recare presso il presidio sanitario delle Asl più vicino.
Se hai bisogno di una sistemazione alloggiativa per te e famiglia
Puoi rivolgerti alla Prefettura della città in cui ti trovi spiegando di aver bisogno di avere una struttura di accoglienza di riferimento dove stare.
Come cittadino ucraino in possesso di passaporto biometrico non devi esibire il tuo visto di ingresso e rimanere nel territorio italiano fino a 90 giorni dall’ingresso nell’area Schengen.
Se si arriva da un Paese dell’area Shengen le autorità di provenienza hanno già posto sul passaporto il timbro di ingresso dalla cui data bisogna contare 90 giorni. Se il passaporto non è timbrato bisogna recarsi in Questura presso l’Ufficio immigrazione della città in cui si vive o ci si trova presentando una dichiarazione di presenza.
Se si rimane dopo i 90 giorni indicati si ricevono informazioni su come rimanere sul territorio italiano con permanenza regolare presso l’ufficio immigrazioni della Questura
ALTRE INFORMAZIONI: portare sempre il passaporto o documento di identità con sé altrimenti farsene rilasciare uno dall’Ambasciata ucraina in Roma. In caso di dubbio rivolgersi al Commissario della Polizia di Stato o Ufficio immigrazione della Questura. In caso di necessità rivolgersi presso la struttura sanitaria più vicina. Portare con sé la certificazione verde anti-Covid.
Per ulteriori informazioni sul Covid-19 si può contattare il numero regionale riportato nell’opuscolo facendo il 1500 dall’Italia e dall’estero:+39 023008345:
Abruzzo 800 595 459
Calabria 800 841 289
Campania 800 550 506
Emilia-Romagna 800 033 033
Friuli Venezia Giulia 800 909060
Lazio 800 118 800
Liguria 800 811 187
Lombardia 800 894 545
Marche 800 936 677
Piemonte 800 957 795
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Come proteggersi dalle truffe quando si fanno donazioni?
Le raccolte fondi a scopo benefico si presentano concordate con l’ente pubblico. Quest’ultimo pubblica sulle sue pagine web e pagine sociali la somma destinata. Per una verifica occorre vedere se sulle pagine web del destinatario siano riportate in modo corretto le informazioni sui riferimenti bancari, diffidando invece di richieste di pagamento su carte di credito ricaricabili.
Lo apprendiamo dalla Polizia di Stato che avvisa sul rischio di venire truffati facendo delle donazioni, in questo caso in cui c”è molta partecipazione. Ci avverte anche che il più delle truffe proviene dall’uso della messaggistica istantanea. In caso di dubbio si può contattare la Polizia di Stato attraverso i contatti degli uffici territoriali o chiedere informazioni sul sito commissariatodips.it
Donazioni per crisi Ucraina
CARITAS italiana. I contributi per Europa/emergenza Ucraina tramite conto corrente postale n. 347013 o bonifico bancario:
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
o on line https://www.caritas.it/home_page_archivio/come_contribuire/00003068_Donazioni_online.html
MEDIAFRIENDS. Una campagna di raccolta fondi in collaborazione con Caritas italiana. Si veda www.mediafriends.it o sms solidale fino al 15 aprile al numero 45596 dal titolo Mediaset per l’Ucraina.