Nel domani del virus: trenta nuove prassi rese necessarie dal Covid-19, una al giorno

Intervento di Adriano Sella al Convegno Laudato si’. Operatori sanitari e riflessioni per un futuro, 3 – 4 febbraio 2022, Bioetica News Torino Centro Cattolico di Bioetica Arcidiocesi di Torino – riproduzione riservata

La pandemia ci ha costretti a cambiare e l’abbiamo fatto per necessità, mettendo in atto buone pratiche che ci aiutano a vivere meglio e a ridurre sia l’impatto ambientale che quello umano. La sfida educativa è quella di trasformare questi cambiamenti in opportunità di vita, facendoli diventare nuovi stili di vita cioè buone abitudini che diventano permanenti. Altrimenti tutto torna come prima, quando la pandemia sarà passata.

Questo ritorno come prima lo possiamo immaginare in due fasi:

• 1 difficile ma positiva per aver preso coscienza di quanto dobbiamo cambiare e quanto abbiamo costruito una vita che non è felice ma è obesa di oggetti;

• 2 difficile ma meno positiva: fase di stanchezza, di grande disagio e di contrasto tra vaccinati e non vaccinati. Ė ritornato il nemico generando conflitti sociali e depressioni.

La pandemia ha fatto da spartiacque fra il vecchio mondo e quello di domani; tra una vita sempre più frenetica e stressante e una vita del ben-vivere mediante il riscatto della sobrietà e della lentezza. Si propone un cambiamento negli stili di vita, per vivere meglio e rispettare il creato.

Sono 30 le buone pratiche che si possono mettere in atto, non solo per necessità ma soprattutto per virtù. Sono cambiamenti resi possibili dal Covid-19, ma sono anche buone pratiche quotidiane e a km 0 che tutti possono realizzare. Fra queste:

• la sobrietà leggera, felice e profetica del ben-vivere;
• riscoprire l’essenziale della vita: le relazioni e non le cose;
• la lentezza come l’arte di vivere meglio.

Si possono vedere le slide dell’intervento del Signor Adriano Sella

© Bioetica News Torino, Febbraio 2022 - Riproduzione Vietata