Maternità surrogata. Commissione di Giustizia adottato testo su reato di commercio gameti, embrioni e “utero in affitto”
22 Aprile 2022Alla Camera nel corso dell’esame in II Commissione di Giustizia sulla “persecuzione di reato di surrogazione di maternità commesso all’estero da cittadino italiano” è stato adottato con votazione per il prosieguo dei lavori come testo base quello della proposta di Meloni (306) su iniziativa della relatrice Maria Carolina Varchi (Fdi), da cui partire per i prossimi incontri con la discussione delle proposte emendative.
Non ha trovato accordo da opposizioni che lamentavano la mancanza nel testo degli effetti sui figli paventando il rischio di un affidamento o allontamento dalla famiglia (Pd) o di una sensibilità verso coppie sterili o omosessuali che ricorrevano alla maternità surrogata (M5S), o chi avrebbe preferito come IV ad elaborare un testo unico dalle due proposte abbinate di Meloni e Carfagna (2599), che sono molto simili.
La materia venne presa in esame in Commissione a settembre 2020 a cui si è susseguito un ciclo di audizioni informali.
Cosa prevede il testo adottato (306)?
La proposta di legge presentata dal 2018 si prefigge di modificare l’articolo 12, comma 6, della legge 40/ 2004 sulla procreazione medicalmente assistita estendendo il divieto di ogni forma pubblicitaria o di realizzazione o di organizzazione per il commercio di gameti e embrioni o per la maternità surrogata oltre al territorio nazionale anche all’estero. Viene lasciata la sanzione di reclusione prevista da tre mesi a due anni e con la multa da 600 mila euro a un milione di euro. Si viene ad aggiungere:
«Le pene stabilite dal presente comma si applicano anche se il fatto è commesso all’estero».
Nella presentazione della proposta si affermava che «nella surrogazione di maternità le donne che “prestano” il proprio corpo non hanno alcun diritto sui bambini che pure portano in grembo e non sono neanche considerati i diritti dei bambini, costretti a separarsi dalla madre biologica subito dopo il parto (un evento assolutamente traumatico) e che si chiederanno per tutta la vita chi sia la loro madre biologica». Definendo la pratica della maternità surrogata “un banale mercimonio di madri e bambini” e osservando come dopo diverse convenzioni e di atti internazionali volti a promuovere la tutela dei diritti dei bambini si sta tornando indietro. E poi il testo riferiva la questione del riconoscimento del certificato di nascita del minore in Italia con maternità surrogata o la trascrivibilità dell’atto di nascita in Italia redatto all’estero per attribuire la genitorialità alla coppia committente o dello stesso sesso.