Sostieni Bioetica News Torino con una donazione. Sostieni

News dall'Italia

La tutela della vita del bambino dalla fase prenatale. Appello all’Unesco

13 Maggio 2022

L’informazione quotidiana sulla guerra in Ucraina, che ci giunge attraverso siti e social della stampa nazionale e internazionale, ci conduce da più di due mesi in uno scenario di guerra con tutto il suo orrore, devastazione e uccisione. Le immagini video riprendono testimonianze di civili in fuga, nascosti nei sotterranei, nelle proprie case pericolanti, che si muovono alla ricerca di cibo e acqua, fra le macerie di un paesaggio surreale distrutto dalla violenza delle armi lanciate dall’alto e usate sul suolo con prevaricazione, alla ricerca di un ricordo, la speranza di trovare almeno una foto di un famigliare, di un figlio che non c’è più, ucciso o di cui non si ha notizia.

Ci può essere solo silenzio dinanzi alla visione di immagini di bambini feriti e operati distesi nei lettini, costretti in scantinati per proteggersi dai continui attacchi sugli edifici ospedalieri. C’era chi non aveva il genitore accanto, perché ucciso o di cui non si sapeva più nulla o sul fronte, chi dallo sguardo assente era bloccata nel linguaggio e nel fisico con un braccio e una gamba amputati.

La guerra e i conflitti armati danno sempre il loro volto peggiore di sé ovunque nel mondo, colpendo più di tutto le persone più deboli, in primis i bambini: uccisi, feriti, orfani, soli alla merce di persone o gruppi criminali per sfruttarli nel lavoro minorile, nella prostituzione, nelle attività illecite, per arruolarli in bande armate, soggetti a sfollamenti, costretti a vivere in campi per rifugiati, a carenze nutrizionali, alla perdita dell’attività scolastica, a traumi psicologici.

Le realtà più povere dei paesi in via di sviluppo sono segnate fortemente da abbandono scolastico per aiutare il sostegno delle famiglie, espresso anche nella forma di discriminazione di genere, matrimoni forzati precoci, da malnutrizione e denutrizione, da pochi servizi sanitari accessibili, da contagi per malattie infettive debellate nei paesi più ricchi.

Sono anche vittima di un fenomeno trasversale, diffuso nel mondo, la triste piaga degli abusi sessuali sui minori, fonte di lucro per organizzazioni criminali.

Nelle società occidentali della cultura contemporanea si riscontrano nell’età dell’adolescenza già alcuni problemi dei giovani come ad esempio la dipendenza da sostanze stupefacenti, da internet e dall’uso del cellulare, il bullismo, ansia e depressione.

Va protetto e difeso dalla pratica commerciale illegale della maternità surrogata, che lo costringe a crescere in un grembo di una donna che porta avanti la gravidanza su commissione dopo la fertilizzazione in vitro di gameti donati.

La Convenzione sui diritti dell’infanzia dell’Onu viene istituita nel 1989 nell’impegno di garantire a tutti i minori nel mondo diritti di uguaglianza e di non discriminazione in base a razza, colore, sesso, lingua, religione, da condizione sociale, opinioni dei suoi genitori; protezione nella cura e nell’assistenza sanitaria, nell’educazione scolastica, da abusi e sfruttamento. L’articolo 6 riconosce che ogni fanciullo ha diritto inerente alla vita e che viene assicurato in tutta la misura del possibile la sua sopravvivenza e il suo sviluppo.

La Chiesa esprime in modo chiaro che la tutela e il rispetto dell’essere umano inizia fin dal suo concepimento a cui gli si deve riconoscere i diritti della persona tra qui quello dell’inviolabilità di ogni essere umano innocente alla vita nell’Istruzione “Donum vitae” della Congregazione per la Dottrina della Fede nel 1987, facendo riferimento ai pronunciamenti precedenti, e nei documenti successivi con Giovanni Paolo II.

Di alcuni giorni è l’appello all’Unesco per la protezione del bambino a Primo Patrimonio dell’umanità promosso da Associazione nazionale di Psicologia e Educazione Prenatale, Movimento nazionale per la vita, l’Associazione nazionale di Psicologia e Educazione Prenatale, la Comunità di Papa Giovanni XXIII, il Forum delle Associazioni familiari. Fino ad oggi vi hanno aderito un centinaio di sostenitori.

Non solo salvaguardare beni e luoghi che si distinguono per la loro bellezza naturale, per la trasmissione di tradizioni e artigianato, per la sopravvivenza dell’ecosistema, l’attenzione è ora posta sui bambini.

Definendo il bambino Cuore pulsante dell’intera umanità chiedono nella loro petizione pubblicata su charge.org che le politiche siano mirate verso «la completa protezione e considerazione del bambino fin dal concepimento, essendo “uno di noi”, in particolare nel corso della vita prenatale, perinatale e postnatale», perché queste fasi sono peculiari per il suo sviluppo di crescita e formazione.

Chiedono che il bambino sia dichiarato “Primo Patrimonio dell’umanità” motivando la richiesta:
«quale elemento fondamentale per la società e che la sua tutela e valorizzazione, a cura di tutte le nazioni del mondo, debba essere anteposta a qualsiasi altra tutela e valorizzazione di beni materiali e immateriali» .

Nella lettera inviata i promotori citano le parole di Papa Francesco quando nel 2021 chiedeva: «Dov’è il nostro tesoro, il tesoro della nostra società? Nei figli o nelle finanze?».

Questa domanda, dicono, che interroga ogni essere umano, ogni coppia e ogni famiglia.

Prosegue il Papa domandando: «Che cosa ci attrae, la famiglia o il fatturato? Ci dev’essere il coraggio di scegliere che cosa viene prima, perché lì si legherà il cuore. Il coraggio di scegliere la vita è creativo, perché non accumula o moltiplica quello che già esiste, ma si apre alla novità, alle
sorprese: ogni vita umana è la vera novità, che non conosce un prima e un dopo nella storia. Noi tutti abbiamo ricevuto questo dono irripetibile e i talenti che abbiamo servono a tramandare, di generazione in generazione, il primo dono di Dio, il dono della vita».

La presidente del MpV Marina Casini spiega la proposta, in un’intervista ad Agensir: «Vogliamo essere dalla parte di tutti i bambini, a partire dal bambino concepito e non ancora nato, e offrire loro un mondo di bene. Valorizzarli. Accoglierli. Metterli al centro. Il progresso dell’umanità sta da questa parte e non può essere che quello segnato dalla bussola della uguale dignità umana».

(aggiornamento 14 maggio 2022 ore 10.48)

redazione Bioetica News Torino