La tanto acclamata trilogia di romanzi di fantascienza cinesi, nota Three-Body (di Liu Cixin), ha trovato nuova vita sullo schermo attraverso l’adattamento americano di Netflix, Il Problema dei Tre Corpi. Con un alto budget e un cast stellare, lo spettacolo prometteva di essere una rivoluzione nel panorama televisivo.
Ambientato in un mondo in cui la Terra è minacciata da forze aliene tecnologicamente superiori, Il problema dei tre corpi si distingue per la sua capacità di trasportare gli spettatori in un viaggio avvincente attraverso decenni e generazioni. Al centro della trama c’è un thriller intricato che esplora come i peccati del passato possano plasmare il futuro dell’umanità.
Uno dei protagonisti è Clarence Shi, un ex agente dell’intelligence, che si trova coinvolto in una corsa contro il tempo per salvare il pianeta dalla distruzione imminente. Accanto a lui, la scienziata Jin Cheng si immerge in un mondo di misteri scientifici, cercando di dare un senso agli eventi che minacciano l’intero pianeta.
Ci sono poi Saul, il genio nichilista, Will lo scienziato da sempre innamorato di Jin, l’ingegnera Auggie e Jack, l’ex insegnante arricchitosi con gli snack. Questi 5 scienziati – chiamati gli Oxford Five – cercano di comprendere la crisi che sta generando il caos nel loro settore. Sullo sfondo c’è la misteriosa Vera Ye, la donna che all’inizio della serie assiste alla pubblica esecuzione del padre nella Pechino del ’66. Questi personaggi interagiscono continuamente tra loro e formano collegamenti intricati che non fanno che infittirsi nel corso della storia.
La trilogia di Liu Cixin, con la sua saga epica di resistenza umana contro una minaccia aliena, ha suscitato discussioni intense in Cina e altrove. In un Paese noto per la sua censura rigorosa, le interpretazioni della serie come un’allegoria della situazione geopolitica cinese sono state affrontate con cautela. Nonostante questo, molti vedono parallelismi inquietanti tra il racconto fantascientifico e la realtà politica.
Va detto però che la serie va oltre la pura allegoria politica, offrendo una riflessione più profonda sul destino dell’umanità. Il parallelo tra la minaccia del cambiamento climatico e la rappresentazione di un pianeta che deve innovarsi per il bene delle generazioni future offre uno specchio della nostra realtà attuale. È un richiamo urgente all’azione collettiva per proteggere il nostro pianeta e garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire. L’epopea dell’apocalisse dipinta nella serie è una rappresentazione dell’enormità della sfida che abbiamo di fronte nel salvare il nostro mondo.
La serie offre una miscela avvincente di azione, mistero e fantascienza, con sequenze mozzafiato che catturano lo spettatore dall’inizio alla fine. Sequenze che non mascherano il fatto che la prima stagione de Il problema dei tre corpi sia più un’introduzione al mondo creato da Liu Cixin piuttosto che una storia conclusiva in sé. A fine visione si resta con la sensazione che il meglio debba ancora venire nelle stagioni future.
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