La nuova economia delle relazioni
Il 22 ottobre 2019, presso l’Aula Magna della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale – Sezione di Torino, dalle ore 10 alle 12,30 si è celebrato il ventennale della fondazione del Ciclo di specializzazione in Teologia Morale Sociale. Il Consiglio di direzione ha organizzato per l’occasione una tavola rotonda dal titolo La nuova economia delle relazioni. Esperienze e proposte. Riflessioni alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa. Vi hanno partecipato in qualità di relatori Mons. Mario Toso, Vescovo di Faenza-Modigliana e membro della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro; Francesco Antonioli, giornalista economico; Luisa Frandino, Finance Manager Sedamyl Spa; Alberto Lazzaro, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Torino. Ha moderato Chiara Genisio, vicepresidente Federazione Italiana Settimanali Cattolici. Durante l’incontro sono state proiettate anche le interviste al Card. Giuseppe Versaldi, prefetto della Congregazione per l’educazione cattolica; a Gianfranco Carbonato, presidente Prime Industrie; a Mario Calderini, professore di Social Innovation alla School of Management del Politecnico di Milano.
Dopo il benvenuto dell’attuale direttore, hanno portato i loro saluti Mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, amministratore apostolico di Susa e presidente della Conferenza Episcopale Piemontese; il Prof. Massimo Epis, preside della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e il Prof. Mario Rossino, primo direttore.
Mons. Nosiglia ha evidenziato che la tavola rotonda proposta dal Ciclo di Specializzazione era in profonda sintonia con la scelta di Papa Francesco di organizzare ad Assisi dal 26 al 28 marzo 2020 il festival dell’economia dei giovani imprenditori, dottorandi e ricercatori «per costruire altri modi di intendere l’economia e il progresso, per combattere la cultura dello scarto, per dare voce a chi non ne ha, per proporre nuovi stili di vita».
Le altre autorità, citando la recente Costituzione apostolica Veritatis gaudium, hanno richiamato l’importanza dell’attività accademica e manifestato il loro plauso nel constatare che il Ciclo di specializzazione in questi anni ha avuto un centinaio di studenti e quasi duecento uditori; 1700 operatori sanitari, insegnanti, giornalisti e laureati in legge che hanno frequentato il Master Universitario biennale in bioetica e un centinaio di persone che si sono iscritte al corso di alta formazione in comunicazioni sociali promossi dall’istituzione. Hanno altresì auspicato che l’impegno finora profuso sia avvalorato da un crescente numero di studenti, dall’incremento del numero dei docenti e delle attività culturali collaterali a servizio di tutta la Regione Conciliare Piemontese.
I relatori che si sono succeduti durante la tavola rotonda hanno incentrato la loro attenzione sull’esigenza, espressa dal recente documento della Congregazione per la Dottrina della Fede Oeconomicae et pecuniariae quaestiones, di «elaborare nuove forme di economia e finanza, le cui prassi e regole siano rivolte al progresso del bene comune e rispettose della dignità umana, nel sicuro solco offerto dall’insegnamento sociale della Chiesa» e a «intraprendere una riflessione etica circa taluni aspetti dell’intermediazione finanziaria, il cui funzionamento, quando è stato slegato da adeguati fondamenti antropologici e morali, non solo ha prodotto palesi abusi ed ingiustizie, ma si è anche rivelato capace di creare crisi sistemiche e di portata mondiale». Le testimonianze degli imprenditori intervenuti hanno dimostrato che quest’impegno è attuabile. Hanno dimostrato, infatti, dati alla mano, che i fondi spesi per favorire il massimo rispetto e coinvolgimento del personale, la tutela dell’ambiente e il legame fattivo con il territorio, hanno contribuito a dare dignità al lavoro e hanno anche favorito una continua crescita delle attività imprenditoriali.
Al termine dell’interessante assise, gli organizzatori e i partecipanti hanno condiviso l’auspicio che l’impegno profuso in questo ventennio dal Ciclo di Specializzazione, opportunamente sostenuto, possa continuare ad offrire una competente preparazione nel delicato ambito della morale sociale, della comunicazione e della tutela della vita. È viva la speranza che le competenti autorità continuino a dare il loro appoggio a questa istituzione e ne amplino i compiti per promuovere un sempre più prezioso e qualificato servizio a favore di sacerdoti, religiosi e laici che sentono il bisogno di formarsi per confrontarsi efficacemente con la complessità crescente della nostra umanità.
© Bioetica News Torino, Novembre 2019 - Riproduzione Vietata