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91 Settembre 2022
Mini Dossier Salute e Ambiente Quale futuro per l''uomo?

Inghilterra e Galles aprono all’aborto farmacologico a casa


La questione aborto farmacologico, da sempre dibattuta, è resa più delicata dalla possibilità di assumere i farmaci a casa. Uno sguardo alla situazione della Gran Bretagna può essere interessante per la nostra riflessione, infatti fin dal 2017 la Scozia ha consentito l’assunzione della pillola abortiva a casa.

Il Dipartimento di Salute e Assistenza Sociale di Inghilterra e Galles dal 30 agosto 2022 ha reso legge le disposizioni attuate nel 2020 in emergenza Covid:  la donna in gravidanza entro 9 settimane e 6 giorni può ricevere il farmaco abortivo per posta, a casa, previo teleconsulto medico.

Successivamente il Royal College of Pediatrics and Child Health ha pubblicato una guida  per consentire  anche alle minori l’accesso ai servizi di aborto precoce e alla  procedura di aborto farmacologico a casa. Per monitorarne impatto e utilizzo, ai medici è stato chiesto di specificare luogo di interruzione e consultazione; se completamente da remoto di certificare, nel caso del periodo di gestazione inferiore a 10 settimane, se una o entrambe le pillole abortive devono essere assunte a casa. Questi dati consentiranno l’analisi delle tendenze nell’offerta di aborto domestico e il monitoraggio dei percorsi.

Il Parlamento Europeo, l’8 luglio 2022, ha varato la Risoluzione che chiede di inserire l’aborto nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.

Quale è stata la reazione delle autorità sanitarie ed ecclesiastiche inglesi?

Il Ministro della Salute Pubblica britannico approva la normativa per due motivi: accresce la scelta di accesso ai luoghi per abortire e permette di ottenere una raccolta dati affidabile. Anche l’amministratore delegato del British Pregnancy Advisory Service approva che gli aborti precoci in casa siano ora consentiti su base permanente.

Le opinioni non sono però tutte omogenee e vale la pena di ascoltarle.

«Ogni medico ha il dovere di prendersi cura del proprio paziente e non crediamo che questo dovere sia meglio adempiuto rimuovendo il contatto medico-paziente di persona per procedure mediche significative». Con queste parole il presidente e l’ex presidente del Royal College of Physicians sottolineano che, essendo dovere di ogni medico prendersi cura del proprio paziente, annullare il contatto personale in procedure significative come quella abortiva è decisamente negativo. Preoccupazione condivisa da molte centinaia di medici, ospedalieri e non.

L’Ufficio parlamentare cattolico scozzese segnala che oltre 600 professionisti medici hanno firmato una lettera aperta ai governi scozzese, gallese e inglese chiedendo di por fine a tale pratica perché alcuni aborti possono avvenire oltre il limite delle dieci settimane e le donne potrebbero essere costrette ad abortire contro la loro volontà. Inoltre osservano che le IVG in casa sono spesso associate a dolore ed emorragie che la donna affronta da sola.

L’OMS approva l’aborto a domicilio e per la prima volta l’uso della telemedicina utile durante la pandemia Covid; evidenzia che impedire l’aborto in qualsiasi momento della gravidanza rischia di violare i diritti di «donne, ragazze o altre persone incinte».

La Conferenza Episcopale Scozzese denuncia la banalizzazione della soppressione dei nascituri e dell’aumento dei rischi fisici e psichici per le donne. Il presidente dei vescovi scozzesi ricorda che l’aborto farmacologico mette fine alla vita di un bambino ed espone la donna a rischio di grave sanguinamento, sepsi e altre complicazioni. E non ci sono solo le possibili conseguenze fisiche perché, prosegue, è difficile immaginare come si affrontano in un contesto online le meno tangibili ma reali complicazioni psicologiche e mentali. In certi ambienti domestici le donne sono particolarmente a rischio e potrebbero essere forzate all’aborto, circostanza che senza contatto diretto è difficile constatare e prevenire. Inoltre l’aborto farmacologico a casa rende l’atto abortivo simile a qualsiasi atto di cura che prevede assunzione di farmaci.

Anche i vescovi d’Inghilterra e Galles si sono opposti al tentativo di rendere definiva la legislazione che consente l’aborto casalingo e sollecitano i fedeli ad attivarsi per bloccarla, 9 giugno 2021.

In Italia

In Italia dall’ottobre 2020 è decaduto l’obbligo della prescrizione medica per fornire alle minorenni il farmaco contraccettivo d’emergenza fino a cinque giorni dopo il rapporto. Così il parere del Consiglio Superiore di Sanità del 4 agosto 2020, le Nuove linee di indirizzo emanate dal Ministero della Salute il 13 agosto, la Determina n. 998 – 8 ottobre 2020 dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Si potrà lasciare la struttura ospedaliera 30 minuti dopo l’assunzione della pillola Ru486 senza obbligo di ricovero.

Una riflessione etica

A questo punto sembra essenziale porsi alcune domande al di là di qualsiasi polemica.

Una riguarda la solitudine fisica e psicologica della donna, soprattutto se minorenne, in un momento delicato della sua vita personale. È il meglio per lei? Non c’è il rischio di trauma emotivo nel momento in cui deve accertarsi che l’espulsione sia totale? E se l’emorragia continua?

In questa procedura viene meno la relazione medico-paziente con ciò che essa include, come il noto ‘effetto placebo’. Nel colloquio medico e paziente ha un ruolo significativo anche tutto ciò che accompagna le parole. Il linguaggio corporeo è un elemento fondamentale nelle relazioni interpersonali, è quello che aiuta e sorregge la piena comprensione dello scambio verbale e che manca nel teleconsulto.

Inoltre, il medico può essere la persona riservata e competente che sa aiutare la donna a capire meglio le ragioni e la reale libertà della sua decisione. Che può sostenerla nelle sue esitazioni e incertezze. Che può aiutarla a comprendere meglio le motivazioni della sua scelta, scelta che va accompagnata e non violata. In più dover constatare  lo snaturamento della figura del medico ridotto a operatore postale della pillola abortiva apre scenari poco rassicuranti.

© Bioetica News Torino, Settembre 2022 - Riproduzione Vietata