L’attuale convegno avrebbe dovuto svolgersi ancora la scorsa primavera, era in programma il 27 marzo 2020, ma per le condizioni epidemiologiche a tutti note, si è potuto attivare solo lo scorso mese in modalità a distanza. Non è un caso quindi che il mezzo di trasmissione-comunicazione coincida con il titolo stesso dell’evento, Infosfera in sanità: comunicazione, etica e privacy e si svolga avvalendosi del digitale; esso ha preso ampio spazio nella realtà odierna e richiede a ciascuno duttilità di adattamento veloce, talora difficile da seguire.
Digitale! Parola che trova ancora resistenza e paura in alcuni professionisti, ma che del resto proprio per sua espansione, dovuta all’impiego in tutti i campi, per i rischi e pregi che offre, necessita di una riflessione.
Il cambiamento che il mondo del digitale offre richiede a ciascuno la capacità di essere ancorati a principi solidi. Se si considera la storia biblica nel suo insieme si notano due costanti: Dio e L’uomo. Dio che ricerca perennemente la sua creatura per dimostrare il suo amore, l’uomo che frequentemente si dimostra ritroso, rifiuta tale possibilità, ma poi la ricerca. Tra Loro (Dio e l’Uomo) il tessuto storico del tempo nel suo continuo mutare. Il web nella sua complessità esprime uno di questi cambiamenti temporali e rientra a pieno titolo, ci piaccia o no, nella storia del nascere, vivere e morire dell’uomo. Offre molteplici opportunità di miglioramento, ne accelera i percorsi, ne arricchisce la sua conoscenza, ma non va dimenticato che è pur sempre uno strumento tecnico e non deve sostituire la capacità creativa, relazionale, affettiva della persona. L’Essere umano non deve perdere la propria tipica identità e capacità di interiorità.
Infosfera indica cambiamento, superamento al si è sempre fatto così …ed apre nuovi orizzonti fino ad oggi impensati. C’è un vecchio proverbio che recita: non è tutto oro ciò che brilla. Mi domando: «ciò vale anche per questi strumenti che quotidianamente più o meno con destrezza utilizziamo?». Sotto un’apparente utilità di comodità, di utilità, di conoscenza planetaria che ne rimane della relazione umana? Quanto ripone in questi strumenti la sua forza, la sua essenzialità l’individuo che li utilizza? Possono questi strumenti in qualche modo diventare mezzi di prevaricazione dell’uomo sul suo simile? Dove è finita la creaturalità originale alla quale Dio stesso affidò il compito di crescere, di vivere, di abbellire e dominare la terra?
D’altro lato, va riconosciuto che l’utilizzo del sistema digitale ha contribuito a migliorare tutti i servizi, si pensi solo all’impiego in campo medico-tecnico-scientifico-amministrativo ed anche didattico, all’informazione. Penso ora anche alle video chiamate che in questo tempo di Covid-19 quanto sollievo e conforto portano alle persone sole, anziane malate, costrette all’isolamento.
Gli interrogativi posti indicano le due facce di un’unica realtà che vengono affrontati dai relatori; realtà in cui siamo immersi in un mondo non “visibile” ma presente, un mondo avvincente, ma anche con delle insidie.
Vorrei prima di congedarmi descrivere in sintesi che cosa fa l’Associazione Cattolica Operatori Sanitari, Acos. Ad essa affluiscono operatori che a qualsiasi titolo operano nel mondo della salute e della malattia. Ispirata ai valori del Vangelo affronta le varie problematiche in chiave umano-etico-professionale offrendo agli associati momenti di formazione radicati a questi principi, ed anche momenti di gioia e serenità. Cerca di stare accanto nel proprio lavoro alle persone nello stato di salute e malattia con lo spirito del Buon Samaritano. In questo tempo pandemico sono molti gli esempi di colleghi che senza far rumore sono “presenti” e “stanno accanto”. A quanti non hanno potuto parteciparvi va la nostra vicinanza e gratitudine, la loro assenza più che motivata è stata ugualmente sentita come una presenza e ai quali desideriamo esprimere il nostro ringraziamento e ai relatori e moderatore del convegno medico e bioeticista Enrico Larghero.
© Bioetica News Torino, Dicembre 2020 - Riproduzione Vietata