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96 mag-giu 2023
Speciale Bioetica e Arte

Il Libro. «Uomo e ambiente», G. Palestro, M. Rossino, G. Zeppegno (eds)



Invece di saper convivere con i propri limiti, l’uomo da sempre vuole superarli
Carla Corbella, in Uomo e Ambiente (2023)

Ambiente ed ecologia sono da sempre tematiche di grande rilevanza, emerse in modo particolare negli ultimi anni; purtroppo sono ben visibili le gravi conseguenze del riscaldamento climatico sulla vita umana e sulla Terra, così come vi è ormai consapevolezza dei danni dell’agire umano sul nostro ecosistema.

L’argomento è stato approfondito in una ricerca in cui si è analizzato la relazione uomo e ambiente, pubblicata di recente nel volume intitolato Uomo e ambiente. Movimenti ambientalisti e proposta cristiana a confronto, edito da Proget Edizioni (2023), in più di duecento pagine ricche di diversi contributi di esperti in vari campi da storico a sociologico, da economico a scientifico, da teologico a bioetico. I curatori, i bioeticisti Giorgio Palestro, Emerito di Anatomia e Istologia Patologica degli Studi di Torino, già presidente del Centro Cattolico di Bioetica – Arcidiocesi di Torino, Mario Rossino, già docente di Teologia morale speciale presso la Facoltà Teologica di Torino e Giuseppe Zeppegno dottore di ricerca in Morale e Bioetica e docente presso la medesima Facoltà Teologica, hanno presentato una panoramica dei diversi aspetti della questione che interpella l’essere umano cercando di compararli ai valori cristiani: mettono così, come loro stessi spiegano sin dal titolo, «a confronto i movimenti ambientalisti più significativi con la proposta ambientalista cristianamente ispirata».

«Occorre attuare una responsabilità condivisa, capace di trovare le giuste strategie per salvaguardare presente e futuro dell’umanità», spiega il prof. Zeppegno perché il problema ambientale non è solo economico o tecnologico ma è “umano”.

Si inizia con un excursus storico di Ivan Raimondi vicedirettore della Pastorale della Salute –Diocesi di Torino che descrive i movimenti studenteschi e femministi di fine anni ’60 per arrivare ai giorni nostri con il Friday For Future, movimento ambientalista della giovane attivista svedese Greta Thunberg. Come si può capire, l’attenzione all’ambiente non è una tematica nuova ma anzi dura da più di un secolo. L’autore riconosce però che la pandemia e la guerra hanno sicuramente rallentato gli impegni presi dall’Unione Europea circa la tutela dell’ambiente.

La transizione energetica, fase della storia umana verso cui siamo indirizzati è «anche una transizione culturale che investe i valori che influenzano il nostro comportamento e le nostre abitudini», spiega il prof. Cesare Boffa, Ordinario di Fisica Tecnica Ambientale e di Fonti rinnovabili di Energia al Politecnico di Torino.

Palestro Rossino Zeppegno - Uomo e Ambiente - copertina
copertina del volume a cura di G. Palestro, M. Rossino, G. Zeppegno, 2023

Invece il sociologo Francesco Scalon analizza il rapporto tra i movimenti ambientalisti e ciò che le istituzioni hanno fatto e stanno facendo sul piano economico-politico. Parte dal concetto di stato nascente, definito come «l’insorgere e il costituirsi di un movimento sociale» e spiega come «il compito dei movimenti sociali moderni è quello di rivitalizzare il dibattito e lo scontro», cosa che  però non si è realizzata, in quanto,  sostiene «non li hanno trasformati da movimenti spontanei di contestazione del potere capitalistico a movimenti strategici di contestazione della cultura e della morale tradizionale, funzionali alla cultura radical-borghese a sua volta perfettamente organica alla società opulenta del capitalismo trionfante».

Traggono spunto di riflessione dai testi biblici Roberto Cavallo, saggista, e Gianluca Carrega teologo e docente di Sacra Scrittura. Il primo si sofferma sul Diluvio Universale nell’Antico Testamento, dove emerge l’importanza della preservazione delle specie animali presenti e, soprattutto, future. Vi sono richiami alla cura per la natura e contro lo spreco di cibo, poiché l’uomo è stato chiamato a proteggerla, non a distruggerla. Il secondo analizza le narrazioni del Nuovo Testamento in cui vi è descritto il rispetto per la natura portando ad esempio alcuni miracoli e parabole di Gesù, con il messaggio che «Dio si prende a cura gli uomini che sono la corona della creazione», come afferma Carrega.

L’enciclica Laudato sì, pubblicata da papa Francesco nel 2015, divenuto negli ultimi anni caposaldo per il rapporto che intercorre tra i valori cristiani e ambientali, trova ampio spazio nelle pagine del libro.  La domanda che si pone il pontefice è: «Cosa stiamo facendo per quelli che verranno dopo di noi?». Francesco invita a «camminare insieme, senza tristezze e disperazioni, ringraziando Dio per i doni ricevuti».

Non esente il dovere dell’essere umano nei confronti degli animali. «L’uomo ha doveri verso gli animali e anche quando ha ragioni serie per usufruirne (alimenti, lavoro, difesa, compagnia, sperimentazione etc.) lo deve fare a fronte di ragioni oggettivamente dimostrabili e con le accortezze necessarie», afferma Luca Battaglini Ordinario del Dipartimento di Scienze Agrarie,  Forestali e Alimentari.

Più di tutto è la frenetica corsa al profitto che non permette di attuare politiche adeguate per riparare almeno in parte i danni provocati e la  questione più urgente da affrontare è sicuramente l’inquinamento, poiché impatta in grande misura sull’ambiente e sulla salute umana; si dovrebbe cominciare ad utilizzare più fonti rinnovabili. Conclude il volume Enrico Larghero, medico e bioeticista, mostrando la necessità di  una nuova concezione culturale dell’ambiente e una «trasformazione profonda del sistema produttivo, di cui non è possibile prevedere con precisione tempi e modalità, ma di cui si può senz’altro dire che non è più eludibile né rinviabile». Sollecita a «intraprendere nuovi percorsi individuali e collettivi, nuovi stili di vita in grado di superare l’individualismo e il consumismo esasperato».  

Larghero conclude infine sostenendo che è fondamentale che si crei un rapporto di solidarietà non solo all’interno di una comunità o cultura ma anche tra culture diverse; la bioetica (l’assistenza per definizione) potrebbe ancora venire in nostro aiuto per salvare il futuro, a patto che ci sia una politica ecologica che rispetti il Creato e l’uomo.

© Bioetica News Torino, Giugno 2023 - Riproduzione Vietata