Sono trascorsi 40 anni dalla nascita di Louise Brown, la prima bambina nata in provetta secondo una tecnica messa a punto dal biologo Robert Edwards e che nei decenni successivi ha subìto una significativa accelerazione. Attorno alla fecondazione in vitro si sono sollevate molte perplessità, sia di tipo medico che bioetico. Temi, quali le madri surrogate, l’utero in affitto, la vendita di ovuli hanno catalizzato l’attenzione dei media e pervaso la nostra società. Dopo quattro decenni una riflessione intellettualmente onesta, scientificamente inattaccabile è doverosa, a prescindere dalle posizioni di ciascuno in merito a tale modo di venire al mondo. Clementina Peris è sicuramente uno dei più grandi esperti in materia. La sua esperienza, la sua competenza e la sua sensibilità l’hanno portata a pubblicare ed a partecipare a numerosi convegni sull’argomento. Finalmente è arrivata in libreria una pubblicazione che raccoglie tutto questo percorso e analizza con metodi e puntiglio le questioni più spinose che riguardano la fecondazione in vitro.
Si intitola Le verità nascoste sulla fertilizzazione in vitro. Ovvero come scavare sotto la superficie delle nostre conoscenze, edito da Edizioni Minerva Medica. È condensata in 160 fitte pagine e vanta una raccolta bibliografica di oltre 700 autorevoli pubblicazioni scientifiche che, come lo stesso farmacologo Silvio Garattini nella presentazione non esita a definirla «“tesoro” difficilmente ritrovabile in altri libri o revisioni sistematiche sul problema». Al capitolo iniziale sul panorama storico della FIV dagli anni Sessanta ai giorni nostri si addentra nei successivi quindici capitoli, arricchiti da un glossario, leggibili in modo anche discontinuo, alcuni più discorsivi (L’aspetto emotivo), altri più tecnici (La riproduzione dal punto di vista evolutivo) e ancora più specialistici (Ricerca o terapia), che pur connotati da un taglio rigorosamente scientifico si rivolgono ad un pubblico più vasto. Infatti con tale volume Clementina Peris si propone di «fornire alle donne, alle coppie e a quanti desiderano acquisire informazioni scientifiche aggiornate sulla fertilizzazione in vitro (FIV) un percorso conoscitivo che permetta di farsi un’idea più precisa dell’argomento, facilitando, quando necessario, la possibilità di fare scelte autonome».
Esperta della materia, medico chirurgo specializzata in Ostetricia e Ginecologia Clementina Peris ha maturato un bagaglio professionale altamente qualificato unitamente ad una spiccata vocazione consolidatosi negli anni, perseguito presso il Dipartimento di Ginecologia Endocrinologica dell’ASO OIRM-Sant’Anna di Torino, in cui ha iniziato la sua carriera e assunto diversi incarichi di responsabilità di alto livello nel settore della riproduzione assistita fino al 2010, dove è stata anche co-fondatrice nel 1983 del Centro Fiv-Er (Fertilizzazione In Vitro-embrioRiposizione) – Ospedale Sant’Anna. A tale esperienza è andata accompagnando sul campo della sterilità e ginecologia endocrinologica un rilevante curriculum accademico presso la Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Torino, la Scuola post-universitaria della Fondazione Confalonieri – Ragonese di Milano, nonché un insegnamento formativo per medici di medicina generale per l’Asl 1 di Torino che tiene dal 2008. Ha una vasta pubblicistica di 106 lavori scientifici sul tema di ginecologia endocrinologica, sterilità, disturbi del comportamento alimentare e fertilizzazione in vitro. Attualmente, in pensione dal 2010, è libero professionista.
Non è un libro contro la FIV come l’Autrice tiene a precisare: «non costituisce alcun modo un manifesto contro la fertilizzazione in vitro, ma evidenzia comportamenti poco adeguati e altri adeguati alle attuali conoscenze. Ha inoltre l’ambizione di divulgare e proporre soluzioni umanamente sostenibili e scientificamente valide nel campo della sterilità e della fertilizzazione».
Ma una voce, quella della dottoressa Peris, che ha cercato di essere il più possibile obiettiva. Una peculiarità che viene osservata dal direttore Silvio Garattini dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” (Irccs) quando afferma: «Ponendosi magari un po’ fuori del coro, ha il merito di porre problemi con l’intento di rendere il contesto attorno alla FIV sempre più critico e pertanto più attento alla salute dell’individuo e della collettività».
Infatti ad una crescente domanda per la FIV occorre dare informazioni che come ritiene il professor Garattini devono non solo essere pertinenti a «registri riguardanti le madri e i bambini mediante FIV, ma seguire i bambini per la presenza di patologie, in particolare neuroendocrino, in modo da fare raffronti con un’analoga popolazione nata in condizioni di riproduzione naturale». Non da sottovalutare sono poi gli «importanti problemi etici che riguardano la donazione di ovuli, di cui si è occupato il Comitato Nazionale di Bioetica».
Il Terzo Millennio vive profonde contraddizioni. Accanto ad una cultura ecologista, al culto del biologico e di una alimentazione a chilometri zero, l’essere umano costruisce figli in provetta, ricorrendo ad una tecnica distante dalla natura. Venire al mondo dovrebbe rimanere ancora qualcosa di meraviglioso e di intrigante. Meraviglioso, perché da sempre la nascita ha suscitato gioia, curiosità e paura. Intrigante, in quanto è indispensabile comprendere il senso dell’evento per poterlo collocare nella vita individuale e collettiva. Si impone una presa di coscienza razionale ed emozionale per rifondare i legami generazionali, la nascita e la vita nel pieno rispetto della dignità intrinseca di ogni essere umano.
PERIS C.
Le verità nascoste sulla fertilizzazione in vitro
Ovvero come scavare sotto la superficie delle nostre conoscenze
Edizioni Minerva Medica, Torino 2018, pp. 160
€ 25,00
© Bioetica News Torino, Dicembre 2018 - Riproduzione Vietata