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72 Ottobre 2020
Bioetica News Torino Elio Sgreccia Pioniere della bioetica. Un ricordo

Il Film Nuvole di Baldoni J.

Ispirato al libro Fly a Little Higher di Laura Sobiech, madre del protagonista Zach di Nuvole, il recente film che racconta la vita di questo giovane studente dotato di un talento musicale fuori dal comune che ammalatosi di osteosarcoma ha dovuto combattere contro la malattia fino alla fine per lasciare ai suoi amici, ai suoi fan la sua passione per la musica.

Si tratta di una storia drammatica e commovente che il regista Justin Baldoni riprende dalle memorie del libro, ritraendo quanto è accaduto al giovane diciassettenne Zach Sobiech (interpretato da Fin Argus) nel nuovo e sorprendente film originale Disney+ (disponibile da 16 ottobre su Disney+).

Il titolo del film si ispira al singolo rilasciato da Zach su Youtube nel 2012, Clouds, che ottenne in breve tempo tre milioni di visualizzazioni e gli permise di incidere l’album Fix Me Up, che arrivò trai primi in classifica per vendite in Canada, Stati Uniti e Regno Unito.

Dalla storia di Zach traspaiono un grande ottimismo e amore per la vita, che sia la regia che la sceneggiatura valorizzano con leggerezza, senza cadere in un fastidioso moralismo. Nel ricevere la drammatica notizia che la malattia progrediva in modo diffuso nel corpo nell’ultimo anno scolastico, lui e la sua migliore amica e coautrice di canzoni Sammy (Sabrina Carpenter) decidono di dedicarsi interamente alla musica, per  godersi a pieno gli ultimi anni della sua vita in ciò che aveva più piacere e determinati a salire verso il successo.

Guidati dal loro insegnante, il signor Weaver, (Lil Rel Howery), Zach e Sammy riescono a guadagnarsi il loro primo contratto discografico. Affiancato dagli amorevoli genitori e Laura (Tom Everett Scott e Neve Campbell) e dalla fidanzata, Zach corre coraggiosamente dietro al suo sogno, mostrandoci l’incredibile potere curativo della musica, che riesce a lenire anche il dolore più profondo. 

Si tratta di una sfida del tutto nuova per la casa distributrice Disney+, che per la prima volta concentra l’attenzione su un pubblico non proprio giovanissimo, pur conservando la distintiva delicatezza e semplicità. «La sfida più grande per me è stata fare in modo di interpretare Zach nella maniera più autentica e vera possibile e rendere giustizia alla sua storia», afferma Fin Angus intervistato da Funweek, «nel film Zach dice che non devi iniziare a vivere quando stai per morire. E il punto è proprio questo. È un messaggio di speranza».


© Bioetica News Torino, Novembre 2020 - Riproduzione Vietata

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