Recensione cinematografica di Valerio Sammarco, Il capitale umano, in www.cinematografo.it, 7 gennaio 2014
Due famiglie, quella di Giovanni Bernaschi (Gifuni), top rider della finanza, e quella di Dino Ossola (Bentivoglio), immobiliarista assetato di guadagno che ben presto si ritrova sull’orlo del fallimento. Ad “avvicinarle”, il rapporto tra i due figli adolescenti, Massimiliano e Serena (Guglielmo Pinelli e Matilde Gioli), a legarle definitivamente un tragico incidente: quello che vede coinvolto un povero ciclista, investito da un Suv la notte della vigilia di Natale su una fredda strada provinciale di una cittadina brianzola. Ma che cosa è accaduto esattamente?
La locandina del film
Paolo Virzì rilegge liberamente (senza tradirne comunque il senso) Il capitale umano1 di Stephen Amidon e – insieme agli sceneggiatori Francesco Bruni e Francesco Piccolo – scrive una nuova pagina della sua già variegata filmografia. Anche se, forse per la prima volta, la commistione tra commedia e dramma che da sempre ha caratterizzato le sue opere si dilata ampiamente a favore del secondo: è un ritratto amaro, inquietante, quello che il regista livornese porta sulla scena, dividendo in capitoli il punto di vista dei personaggi chiave.
Bentivoglio è un omuncolo, viscido e arrogante, accecato dalla “possibilità” di far fruttare esponenzialmente il suo patrimonio entrando nel fondo gestito da Gifuni (di una bravura glaciale); Valeria Bruni Tedeschi, la moglie di quest’ultimo, una donna ingabbiata nel lusso dorato di una vita che sembra averle smorzato qualsiasi emozione; la giovane Matilde Gioli, infine, l’elemento cardine dell’intera vicenda, mossa dal desiderio feroce di affrancarsi da quel mondo fatto solo di apparenza e ipocrisia.
Potrà sembrare freddo, come lo è l’ambiente che descrive, ma Il capitale umano si insinua sottopelle, lavora sul vivo, accresce quel senso di sgomento e angoscia che, da qualche tempo, condiziona lo stato d’animo di un intero paese. Impantanato in un presente irrimediabilmente compromesso dai padri, e che affida la speranza per il futuro alla forza delle nuove generazioni. Ma a quale prezzo?
Il capitale umano di Paolo Virzì, a colori, 109′, Italia – Francia 2014
1 Il capitale umano di Paolo VIRZÌ (2014), un film italo-francese liberamente tratto dall’omonimo romanzo dell’americano Stephen Amidon e scritto dallo stesso regista livornese insieme a Francesco Bruni e Francesco Piccolo.
Gli interpreti: Valeria Bruni Tedeschi (Carla Bernaschi), Fabrizio Bentivoglio (Dino Ossola), Valeria Golino (Roberta Morelli), Fabrizio Gifuni (Giovanni Bernaschi), Luigi Lo Cascio (Donato Russomanno), Giovanni Anzaldo (Luca Ambrosini) e gli esordienti Matilde Gioli (Serena Ossola) e Guglielmo Pinelli (Massimiliano Bernaschi).
Nelle sale italiane dal 9 gennaio 2014, distribuito da 01, l’undicesimo lungometraggio di Virzì ambientato in una provincia del Nord Italia è una produzione di Fabrizio Donvito, Benedetto Habib, Marco Cohene per Indiana Production Company in collaborazione con Rai Cinema e Manny Film.
Valutazione: **** Per la scheda tecnica si vada a http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=57107
© Bioetica News Torino, Gennaio 2014 - Riproduzione Vietata