Critica cinematografica di Valerio Sammarco, Gatta Cenerentola1 di Alessandro Rak et al., in www.cinematografo.it, 5 settembre 2017
Napoli, il porto, il sogno di un Polo della Scienza e della Memoria, contro la triste realtà di un degrado che, da sempre, fa il gioco degli interessi malavitosi.
Dopo L’arte della felicità (miglior film d’animazione europeo 2013), Alessandro Rak – stavolta insieme a Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone – si ispira alla fiaba di Giambattista Basile per tornare nelle contraddizioni partenopee attraverso una metafora suggestiva, dove a convivere sono la miseria delle ambizioni del presente e la nobiltà degli ideali del passato.
Gli Autori racchiudono idealmente questa contrapposizione all’interno della Megaride, un’enorme nave ferma nel porto di Napoli da più di 15 anni. Qui, a suo tempo, il ricco armatore Vittorio Basile aveva posto le basi per la rinascita culturale, scientifica ed economica della città. Ma il suo progetto, insieme ai segreti tecnologici della nave, muoiono con lui. Per mano del trafficante Salvatore Lo Giusto, detto “o Re”, trafficante di droga il cui disegno – a lungo termine – prevede lo sfruttamento dell’eredità della piccola Mia Basile.
La ragazza, muta dal giorno della morte del padre e ignara di tutto, cresce per anni all’interno della nave, all’ombra della matrigna Angelica e delle sue perfide sei figlie. Mancano pochi giorni al compimento dei 18 anni: il futuro di Cenerentola e di Napoli è legato a uno stesso filo. Potranno i fantasmi-ologrammi del passato condurre in salvo lei e la città?
Sempre in bilico tra fiabesco e noir, il film riesce con disinvoltura a mescolare tradizioni da sceneggiata napoletana (in questo, le esibizioni musicali la fanno da padrone) e atmosfere care agli anime nipponici di fine anni ’80 – metà anni ’90, dando vita ad un unicum dove il vero protagonista è il tempo.
Imprigionato dentro quella nave, sospeso e fluttuante come le improvvise apparizioni di persone ed eventi trascorsi, oltre al continuo via vai di creature marine sovraimpresse, il tempo è l’unica cosa – insieme alla memoria – che potrebbe davvero garantire la salvezza/rinascita di un luogo da strappare al degrado, e alla morte. Lo sa bene Primo Gemito (a cui presta la voce Alessandro Gassmann), un tempo al servizio di Basile, ora poliziotto la cui integrità e convinzione saranno elementi decisivi affinché resti viva l’ultima speranza di un domani migliore.
Gatta Cenerentola di Alessandro Rak et al., a colori, 86′, ITALIA 2017
Note
1 Gatta Cenerentola (2017), film di animazione diretto da più voci, Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone che insieme hanno anche collaborato alla sceneggiatura traendo spunto da una favola di Giambattista Basile. Ambientato nella città di Napoli si narra la storia di una bambina muta, di nome Cenerentola, cresciuta in una nave rimasta attraccata al porto per oltre quindici anni. Di proprietà del padre, un ricco armatore e scienziato, l’imbarcazione passa alla sua morte alla figlioletta che viene posta sotto la tutela di una matrigna con le sue sei figlie. È la storia di una città che nel tempo le è stato sottratto un grande sogno.
Hanno prestato la voce ai personaggi, tra i numerosi attori e attrici, Massimiliano Gallo nei panni di Salvatore Logiusto, Maria Pia Calzone per Angelica Carannate, Alessandro Gassmann (Primo Gemito) e Mariano Rigillo (Vittorio Basile). Le musiche sono di Antonio Fresa, Luigi Scialdone, la scenografia è di Barbara Ciardo, Annarita Calligaris, Antonia Emanuela Angrisani e alla produzione hanno partecipato Luciano Stella, Maria Carolina Terzi con il contributo di Mauro Luchetti, Per Mad Entertainment, Rai Cinema con Big Sur, Skydancers, Tramp ltd, O’Groove.
Valutazione del cinematografo.it: 3,5/5. Per la scheda tecnica e ulteriori informazioni: www.cinematografo.it
Patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo-Direzione Generale Cinema, alla 74ma Mostra internazionale di Venezia (2017) sezioni Orizzonti, il cartone animato è stato insignito di una menzione speciale del Premio Future Film Festival Digital Award, il Mouse d’Argento, il Premio Open e il premio speciale Francesco Pasinetti-Sngci.
Distribuito nelle sale italiane da Videa dal 15 settembre, è tra i film in concorso agli Oscar 2018.
© Bioetica News Torino, Ottobre 2017 - Riproduzione Vietata