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84 Gennaio 2022
Dossier Salute Inchiesta: la sanità del futuro

Il Film. “Corpo a corpo”, di Iovine M.

Corpo a corpo narra la storia di Veronica Yoko Plebani, una giovane atleta di Triathlon di 25 anni laureanda in scienze politiche. La sua vita è come quella di molte altre coetanee, contesa tra l’università e gli allenamenti. Ciò che la distingue dalle altre ragazze della sua età, però, è una malattia, la meningite batterica, di cui soffre dall’età di 15 anni e contro la quale deve combattere quotidianamente.

Per reggere il ritmo degli allenamenti, anche molto pesanti dal punto di vista fisico, Veronica necessita di apposite protesi, che restituiscono funzionalità al corpo.
Essendo un’atleta paralimpica, Veronica deve allenarsi molto duramente. La sua specialità, il triathlon, prevede infatti lo svolgimento di un’unica gara durante la quale agli atleti viene chiesto di affrontare in sequenza le prove di nuoto, di ciclismo e di corsa.

La regista Maria Iovine si distingue come sempre per la sua sensibilità e si rivela capace di seguire la protagonista all’interno della sua vita privata e sportiva, con delicatezza e affetto. Lo spettatore è guidato per mano nella routine quotidiana della ragazza, con cui sviluppa subito una forte empatia.

Il racconto si mantiene sempre fluido e lineare (complice una sceneggiatura curatissima) ed esclude saggiamente ogni tentativo di commiserazione.
Si entra con grande rispetto e discrezione nel mondo della diversità fisica, spesso poco esplorato cinematograficamente. Ma Corpo a corpo è anche un film sullo sport, implicitamente riconosciuto come indispensabile per l’equilibrio (e la guarigione) della mente. Veronica mostra le sue debolezze ma anche la forza con la quale ha deciso di combatterle.

«Amplierei la visione a tutte le donne», sottolinea la regista Iovine «Anche quando non ci sentiamo costrette all’interno di determinati standard – non solo di bellezza – c’è una società e una cultura che ci ha costretto di una figura che in qualche modo dobbiamo rispettare e Veronica ci dimostra che non c’è nulla da rispettare, si può frantumare tutto».

© Bioetica News Torino, Gennaio 2022 - Riproduzione Vietata

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