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Il consenso informato. Novità sul piano del diritto Informare per aiutare a decidere

Organizzato dall’Accademia di Medicina di Torino vengono mostrate peculiarità legate al consenso informato nella giurisprudenza attuale in riferimento al fine vita e si discute su come poter realizzare una relazione terapeutica e di fiducia tra medico e paziente come indica la legge 219 del 2017.

EVENTO: 29 marzo 2022 alle ore 21

in presenza: numero limitato di persone, ammessi solo con green pass, autocertificazione dello stato di salute e previa prenotazione a: accademia.medicina@unito.it

in diretta streaming: a breve verrà fornito il collegamento alla piattaforma.

INTERVENGONO:

Prof. Vladimiro Zagrebelsky, magistrato a riposo, già giudice della Corte europea dei diritti dell’Uomo, direttore del Laboratorio Dei Diritti fondamentali di Torino.

Non ci sono in realtà nuove sul piano dei principi. La legge n.219/2017 afferma che la relazione di cura e fiducia tra medico e paziente si basa sul “consenso informato in cui si incontra l’autonomia decisionale del paziente da un lato e dall’altro la competenza, l’autonomia professionale e la responsabilità del medico”, espressione che ricalca i principi della deontologia medica tradizionale e alla legislazione della Costituzione italiana, in particolare all’art. 32 che non impone un trattamento medico se non lo si accetta, salvo eccezioni. Di norma il principio è sul consenso informato.

Nuova è invece l’applicazione perché la realtà medica sta cambiando, si vive più a lungo. La novità sta nel confronto dei principi tradizionali del consenso informato con difficoltà che insorgono nuove e non sono marginali. Ad esempio per il suicidio medicalmente assistito il consenso informato da solo non è sufficiente occorre una certificazione oppure la gestione dei big data con cui il medico sfugge a una responsabilità diretta come per la diagnostica per immagini, la chirurgia robotica.

La Prof.ssa Silvana Quadrino, psicologa, psicoterapeuta, docente di comunicazione nelle relazioni di cura.

Come si seguono le indicazioni legislative? A quali comportamenti comunicativi occorre conformarsi? Quale è il percorso che il medico deve attuare nel tener conto dell’autonomia decisionale del paziente con la sua, nel rispettare l’autonomia decisionale del paziente e dei familiari. Attorno al paziente c’è una famiglia. Come fare perché il consenso informato non sia solo un modulo da firmare, dinanzi alle obiezioni del paziente? La legge chiarisce che il tempo della comunicazione è tempo di cura. Comune sentire è che i medici non hanno tempo e allora come cambiare perché il medico abbia tempo e la possibilità di sviluppare le sue competenze di comunicazione e di riflettere su cosa dire al paziente ragionevole?

29 Marzo 2022
Fino al 29 Marzo 2022
Seduta scientifica dell'Accademia di Medicina di Torino
Alle ore 21
In presenza Torino, via Po 18 e diretta streaming su
partecipazione gratuita

Info:

Accademia di Medicina di Torino
via Po 18, Torino
tel. 011 6709 607
email: accademia.medicina@unito.it


redazione Bioetica News Torino