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La procedura richiesta ai medici per segnalare le infezioni umane da vaiolo delle scimmie Da un'ordinanza del Ministero della Salute

27 Luglio 2022

Con un’ordinanza il Ministero della Salute ha indicato agli operatori sanitari su come procedere per la segnalazione dei casi di infezione da vaiolo delle scimmie. Datata il 22 luglio è apparsa sulla G.U. il 26 luglio per avere un quadro della situazione, confrontarlo e integrarlo con gli altri Paesi per poter predisporre di adeguate misure in tempi veloci.

Alcuni giorni fa, il 23 luglio, l’Organizzazione mondiale della Salute ha dichiarato questa malattia la cui diffusione virale si è estesa rapidamente in diversi paesi d’Europa, dove non è endemica, Emergenza di salute pubblica di interesse internazionale.

Come ed entro quanto tempo deve avvenire la segnalazione?

  • Un caso sospetto viene segnalato dal medico e all’asl competente sul territorio entro 12 ore.
  • A sua volta una struttura sanitaria competente individuata dall’Asl ha tempo 24 ore per aggiungere le informazioni sul Sistema di segnalazione delle malattie infettive denominato Premal appositamente disposto per raccogliere i dati informativi.

Quali informazioni sono richieste dal medico nella compilazione della scheda?

Sono importanti tra le informazioni richieste il luogo del focolaio, intendendo come tale un solo caso con cui viene a coincidere la definizione di focolaio, data la specificità di questa patologia di cui poco si conosce e c’è il rischio di diffusione.

Quando e dove i primi sintomi sono iniziati indicando il luogo del Comune, il reparto della struttura di ricovero se non fa parte dell’Asl di segnalazione, il motivo del ricovero e data di diagnosi e dimissione.

Va riportata la presenza o assenza di informazioni cliniche legate alla classificazione Caso, epidemiologiche, di laboratorio nazionale o regionale o altro tipo, la data del prelievo del campione in esame.

Se il paziente ha viaggiato o soggiornato all’estero, dove e perché indicando la data di partenza dall’Italia e rientro e ugualmente le informazioni sul suo viaggio in Italia.

Se il paziente ha ricevuto la vaccinazione e in tal caso indicare i riferimenti.

Indicare la tipologia della collettività di possibile origine del contagio con il numero delle persone esposte nella collettività.

Descrivere la modalità di trasmissione e indicarne il livello di certezza nonché il paese di origine.

La salute del paziente quando viene fatta la diagnosi e riferimenti sul trattamento, terapia o chemioprofilassi con gli esiti, sequela o evento correlabile per la patologia.

(aggiornamento 27 luglio 2022, ore 22.28)

redazione Bioetica News Torino
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