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96 mag-giu 2023
Speciale Bioetica e Arte

I grandi temi della bioetica nelle espressioni artistiche Corso di aggiornamento formativo per i docenti di Religione cattolica

Abstract

Nel Corso formativo di aggiornamento per docenti su Bioetica e Arte si è voluto evidenziare le esperienze e le modalità con le quali il mondo giovanile vive alcune forme artistiche come la letteratura, la poesia, la fotografia, il fumetto, la musica e l'architettura. Etica ed arte non sono disgiunti: l'arte ne valorizza il loro vissuto, li aiuta ad essere creativi, nella ricerca di senso, del sacro, della bellezza e di discernimento.

INTRODUZIONE
a cura di Enrico Larghero

«Bello e buono» sono gli aggettivi che caratterizzano l’arte secondo la cultura greca antica. L’arte non viene colta soltanto nel suo valore estetico, ma definita anche secondo i caratteri etici, e soprattutto nel suo significato più profondo, cioè l’espressione artistica in stretta colleganza con la virtù. Molti  secoli sono passati dal Discobolo, statua scolpita da Mirone nel 455 a.C., così come due millenni ci separano dai poemi omerici.

Tuttavia le forme artistiche della contemporaneità (o meglio una parte di esse), conservano inalterato il loro rapporto con il bene. Una  canzone, un fumetto, un racconto ribadiscono il valore delle Muse nella società  moderna e fanno  dell’invenzione artistica  la motivazione di un atto tangibile, portatore di un valore sociale. Ultima  svolta in questo  percorso dalla classicità all’oggi, la bioarte, cioè l’espressione che pone al centro delle opere la vita e la sublima. Questo significa impiegare il materiale biologico, i processi naturali e le metodologie ad essi
applicate quale strumento di creazione.

La molteplicità delle espressioni artistiche, talvolta contraddittorie e divergenti, si muove però nel tentativo comune di scoprire e di interpretare la realtà che ci circonda. Tutto si riconduce in ultima analisi all’uomo, alla sua sete di sapere e di riuscire a svelare il mistero che ci circonda, in altre parole, di aprirsi alla trascendenza.
 


Lo scorso mese si è concluso l’ormai consolidato e tradizionale Corso di aggiornamento di Bioetica rivolto ai docenti di Religione Cattolica della diocesi torinese. Per il secondo anno consecutivo il tema del corso è stato il rapporto tra la Bioetica e l’Arte, con l’obiettivo di evidenziare le esperienze e le modalità con le quali il mondo giovanile vive alcune forme artistiche fatte di molteplici linguaggi: letteratura, poesia, fotografia, fumetto, musica e architettura.

L’Arte, espressione comunicativa e pedagogica per i giovani

Oggi più che mai occorre educare i giovani alla bellezza e in generale a saper cogliere la bellezza della vita, a fronte dell’essere inseriti in una società complessa nella quale soprattutto gli eventi degli ultimi anni (la pandemia, le guerre…) hanno offerto assai spesso immagini di morte, dolore e violenza. E la Bioetica in tutto ciò dove si pone? Può essere a servizio della bellezza artistica una nuova scienza che si occupa di problemi morali scaturenti da questioni di ordine biomedico? Ebbene sì. Pensiamo alla Bioarte o Arte Biotech, di cui si sta molto parlando ultimamente. In essa sono unite Arte e Scienza ed è una forma artistica che va ad utilizzare materiale biologico, quali geni lavorati in laboratorio e organismi transgenici.

La Bioarte vuole denunciare come l’attuale progresso tecno-scientifico e biotecnologico sia dominante sull’uomo, spingendosi fino a limiti estremi per creare curiosità e shock nel pubblico. L’artista “gioca” con la biologia, la sconvolge, la disfa e ricrea diversamente dalla sua naturale forma. Tutto ciò diventa, chiaramente, oggetto di riflessione etica. Ma questo è solo un esempio di come la Bioetica possa occuparsi di Arte. In generale, si può avviare un discorso etico ponendo in stretta relazione l’estetica con l’etica, in un percorso di riscoperta del bello e di quei valori essenziali della vita che aprono il cuore umano a nuovi orizzonti. L’Arte è senza dubbio una via privilegiata per umanizzare il vissuto quotidiano e può fare da ponte per un nuovo umanesimo. Ogni forma d’arte ha una funzione esplorativa e filosofica dell’esistenza umana; accende una nuova luce sugli enigmi della vita, offrendo molteplici universi di senso.

L’Arte aiuta i giovani a valorizzare il loro vissuto divenendo spazio reale nel sogno della vita, donando loro creatività, vitalità, apertura alla ricerca di senso e del sacro. Il “fare” artistico ha il compito di aprirsi al bene tendendo alla formazione integrale della persona: l’arte e l’etica sono due mondi autonomi, che però non possono ignorarsi.

L’Arte: narrazione della società

Durante il Corso i docenti relatori hanno suggerito dei percorsi formativi e didattici per sviluppare con i giovani alcune significative tematiche bioetiche, offrendo loro gli strumenti per un sano confronto etico con il mondo contemporaneo. Ricordando e citando il grande filosofo e teologo Paul Ricoeur possiamo affermare che ogni forma d’arte, a partire dal racconto letterario, non è mai eticamente neutra, anzi è il primo laboratorio del giudizio morale!  Ecco, quindi, che il Corso di aggiornamento «Bioetica e Arte» conclusosi con successo a livello partecipativo, ha desiderato dar voce alle esperienze artistiche dei giovani di oggi, suggerendo ai loro educatori la strada per far vivere loro le diverse forme di Arte quali strumento privilegiato di bellezza e di riflessione sul senso della vita.  

Il problema principale dei giovani di oggi è forse quello di essere sempre più relegati nel ruolo di “consumatori” della propria esistenza, correndo così il rischio di cadere in un edonismo utilitarista in cui anche l’arte è asservita a sistemi di consenso, al mercato e alle ideologie. Questi i nodi critici sui quali il Corso di aggiornamento ha voluto porre la giusta attenzione.

Il Corso è stato così articolato: 

1° incontro del 10 marzo 2023: Pensiero bioetico e Letteratura. Temi di bioetica nella Letteratura italiana del Novecento Relatrice: prof.ssa Enrica LAVAZZA, docente di Lettere e autrice di Antologie e Grammatiche per le scuole secondarie; Dal romanzo al film. La trasposizione cinematografica di grandi opere letterarie – Relatore: prof. Niccolò PAGANI, docente di Lettere, esperto in Cinematografia; 

2° incontro del 17 marzo 2023: Bioetica e Fotografia. Quando l’immagine fotografica tocca le coscienze – Relatore: dott. Eugenio VOLPI, primario di Ginecologia Ospedale di Savona e fotografo di fama internazionale; Fumetto e Graphic novel. Disegnare storie con etica e arte – Relatrice: prof.ssa Laura MAZZOLI, storica, docente di Storia dell’Arte;  

3° incontro del 31 marzo 2023: Bioetica e Architettura. Abitare il mondo ricercando il benessere dell’uomo – Relatrice: prof.ssa Roberta STRUZZI, architetto, docente Master Universitario in Museografia; Musica e salute psicofisica: quale relazione? – Relatori: dott. Santo LEPORE, teologo e psicologo e il Maestro Luca SAMBATARO, organista;  

4° incontro del 13/04/2023: Quando Bioetica e poesia si incontrano. Reading teatrale con l’attore e regista Maximilian Nisi. Introduzione alle letture a cura dello stesso professor NISI.  

Certamente il Corso non ha avuto la pretesa di rendere i partecipanti degli specialisti in bioetica, ma ha avuto l’obiettivo di incentivare i momenti formativi e di aggiornamento al fine di integrare la cultura generale mediante strumenti concettuali che consentano di orientarsi nelle questioni bioetiche, acquisendo su di esse uno sguardo sapienziale.

Si tratta, perciò, di avviare nella scuola un processo di conoscenza di base della bioetica, per poi offrire percorsi didattici finalizzati alla promozione della cultura della vita. Promuovere la cultura della vita, in special modo tra i giovani, significa incarnare appieno il ruolo di educatore chiamato a plasmare gli animi dei ragazzi, guidandoli all’esplorazione della vita umana, alla ricerca di senso dell’esistenza e alla ricerca della bellezza.

Con un pizzico di nostalgia degli studi liceali, ricordo che agli studenti si insegnava come nella cultura classica greca il «bello» non fosse mai disgiunto dal «buono» e che il grande filosofo Platone affermava che «la potenza del bene si è rifugiata nella natura del bello».  

Note

Si ringrazia il direttore Alberto Riccadonna per la pubblicazione  da «La Voce e il Tempo», 11 giugno 2023, p.25

 

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