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111 Aprile 2020
Bioetica News Torino Pasqua 2025

Farmaci Luci e ombre

Sarebbe assurdo e anacronistico negare l’importanza che i farmaci rivestono nella vita di tutti noi, del loro ruolo cruciale nella salute della popolazione mondiale. Essendo questi, oltre che strumenti che aiutano a guarire e a star meglio, elementi facenti parte di un mercato miliardario, con una potente copertura mediatica dietro, un discorso di natura etica diviene necessario e capire diventa un dovere.

E’ quanto viene fatto in questo breve ed agile volume, ad opera di Silvio Garattini, medico e fondatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche IRCCS Mario Negri. Tre anni dopo aver dato alle stampe Brevettare la salute? Una medicina senza mercato (Il Mulino, 2022) quello che potrebbe essere definito il prequel del libro che stiamo recensendo qui, Farmaci. Luci e ombre (Il Mulino, 2025), si presenta come un utile strumento per aiutare il lettore a muoversi nel complicato ma essenziale mondo della farmacologia.

Leggiamo, nella premessa del volume, una affermazione che Garattini riprende da una conversazione avuta con un suo conoscente: “Certo che dovremmo avere un po’ più di cultura sui farmaci; ne prendiamo tanti senza sapere alla fine quanto servano. Visto il suo mestiere, perché non scrive un libro? (p. 9)”. Ed eccolo qui tra le nostre mani.

Non manca nulla: cenni di farmacologia generale, descrizione dei vari principi attivi, il problema della resistenza agli antibiotici, esaurienti cenni sui farmaci omeopatici e sulle medicine alternative, questioni relative all’etica della ricerca e della sperimentazione, il rapporto con il mercato e le modalità con cui le medicine sono pubblicizzate, farmaci orfani e farmaci inutili… Alla fine del volume si ha sicuramente una idea più chiara su questo importante mondo, cruciale per la salute di tutti.

Concludiamo questa breve recensione con le parole di Garattini: “[…] sono molti i farmaci inutili. Sfortunatamente il pubblico non usufruisce di informazioni indipendenti e perciò continua a spendere soldi che potrebbero essere meglio utilizzati. Purtroppo manca un’educazione scolastica alla salute. Si arriva addirittura all’assurdo di insegnare omeopatia all’università forse per giustificare quanto si vende nelle farmacie, istituzioni che pretendono di educare alla salute! (p. 92).

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