Esenzione obbligatorietà vaccino covid-19 per professionisti e operatori sanitari
01 Novembre 2022L’esenzione di obbligatorietà vaccinale per medici e operatori sanitari viene anticipata di due mesi, al 1 novembre 2022 con il nuovo provvedimento ((dl 162/2022, 31 ottobre; GU 255/2022) varato dal Consiglio dei ministri tenutosi nella riunione di lunedì 31 ottobre. Lo ha dichiarato il neo ministro della Salute Orazio Schillaci in conferenza stampa.
Decisione che viene motivata da fattori epidemiologici e di gestione delle risorse. Da un lato il quadro epidemiologico è migliorato rispetto al periodo in cui il provvedimento precedente era stato emesso, i contagi sono diminuiti e si ha una tendenza ad una stabilizzazione del tasso di occupazione dei letti in area medica e terapia intensiva. Dall’altro il peso di una grave carenza di personale medico e sanitario ospedaliero dovuta ad una programmazione sbagliata negli ultimi dieci anni che comporta il ricorso sempre più frequente a medici extracomunitari e a medici a gettone che percepiscono emolumenti pari a due fino a cinque volte rispetto a quanto viene percepito dai medici nel servizio sanitario nazionale. La loro presenza è importante per garantire il diritto alla salute citato nella nostra costituzione nell’art. 32. E quindi necessario il reintegro del personale sanitario sospeso con il dl 1 aprile 2021 n. 44.
Ha firmato nella mattinata del 31 ottobre un’ordinanza (22A06277, GU 255/2022 31 ottobre) con cui si proroga l’uso dei dispositivi sanitari non solo a causa del Covid-19 ma anche per l’approssimarsi della stagione influenzale. Se la situazione epidemiologica da Covid-19 peggiorerà valuteranno con esperti così come attualmente stanno lavorando al momento con l’Istituto superiore di Sanità, Aifa e l’istituto Spallanzani nel valutare di sospendere o meno i cinque giorni previsti per l’isolamento in caso di contagio per gli asintomatici o sintomatici e poi asintomatici da almeno due giorni verificato con un test antigenico negativo (circolare ministero Salute 31 08 2022).
L’ordinanza ministeriale prevede fino al 31 dicembre 2022 per tutelare la salute delle persone più fragili l’obbligo di indossare le mascherine di protezione delle vie respiratorie per lavoratori, utenti e visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e, lungodegenza, rsa, hospice, riabilitative e residenziali per anziani e non autosufficienti. Ne sono dispensati dall’obbligo, come nelle precedenti circolari e disposizioni, i bambini di età sotto i 6 anni, le persone con patologia o disabilità per motivi di salute o incolumità.
Quanti sarebbero i reintegri dalle sospensioni no vax?
Per la federazione nazionale dei medici e odontoiatri (Fnomceo) risulterebbero dai dati dei medici sospesi dagli Albi per non essersi vaccinati contro il Covid-19, 4004 sospesi ossia 0,85% su 473.592 iscritti, solo 1.878 iscritti che potrebbero rientrare in servizio con il nuovo dl. Poiché tra questi 1665 hanno più di 68 anni di età e la maggior parte dei 3543 sospesi svolgono attività di odontoiatra. Filippo Anelli afferma l’adeguamento degli Ordini alle nuove disposizioni ma anche che «dei rimanenti 1.878 la percezione è che la maggior parte siano liberi professionisti».
Ne dà risposta positiva la federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) in un messaggio di ringraziamento per il lavoro svolto durante la pandemia rivolto a tutti gli ordini nazionali delle professioni infermieristiche. Nella Lettera si afferma l’inizio di un cammino che guarda avanti lasciandosi alle spalle il periodo della pandemia ma non senza dimenticare quanto con grandi sacrifici si è fatto: «con la pubblicazione in Gazzetta del decreto legge 162/2022 si chiude, per il momento, un lungo periodo in cui, a costo di sembrare autoreferenziali, gli Ordini delle professioni infermieristiche, con la Federazione nazionale, e in generale tutti gli Ordini sanitari Italiani hanno svolto un lavoro immane, rivestendo con dedizione, serietà e responsabilità il delicato ruolo di enti sussidiari dello Stato in uno dei momenti storici più tragici per il Paese, in un contesto internazionale di difficile lettura».
In generale i sospesi, informa la Fnopi, sia no vax che per altri motivi di mancato adempimento all’obbligatorietà vaccinale anti covid-19, risultano circa 2.600, che rappresentano lo 0,5% dei 640 mila infermieri attivi nel servizio sanitario. Come categoria sanitaria più colpita dalle infezioni virali del Sars-CoV-2, la Fnopi spiega che 350 mila circa ne sono stati infettati e reinfettati dall’inizio della pandemia causando in molti lo slittamento della vaccinazione.
«Sono 1.194 i farmacisti – pari a circa l’1% del totale dei 100mila iscritti all’Albo – che al 29 ottobre risultavano sospesi per inadempimento dell’obbligo vaccinale e che possono tornare ad esercitare a seguito del dl» e «di questi oltre la metà 690 ha già ricevuto comunicazione», fa sapere in una nota del 2 novembre Andrea Mandelli, presidente della federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi).
(aggiornamento 03 novembre 2022 ore 11.22)