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81 Settembre 2021
Inserto La morte e il morire: tra diritti e senso della vita

Editoriale

A piccoli ma affrettati passi in questi ultimi anni si è arrivati al referendum abrogativo sulla depenalizzazione dell’eutanasia che si conclude il 30 settembre. Si è incominciato nel 2019 con la sentenza della Corte Costituzionale 242/2019 che sollecita di legiferare sul fine vita per porre una soluzione alla questione complessa di tutela anche per chi si trova a vivere una condizione di gravissima disabilità, in fase terminale, legato a un sostegno vitale, gravato da una ritenuta insopportabile sofferenza fisica o psicologica e desidera essere aiutato a morire, invocando i principi di autodeterminazione e di dignità della persona. Poi è stata la volta della proposta di un testo base Rifiuti di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia in esame attualmente alla Commissione parlamentare.

Il referendum ha avuto un milione di sostenitori tra firme cartacee e digitali. Quale è la prevalenza della categoria di persone che hanno più firmato? Quanti giovani vi avranno aderito? Cosa poi succederà all’indomani della riuscita del referendum rispetto ad un’iniziativa popolare che è in esame al Parlamento? Le domande sono tante, fra cui anche quella su quali effetti porteranno nella società i nuovi valori di senso della vita che inevitabilmente instillerà maturando nelle generazioni una cultura orientata alla morte dinanzi alle fragilità, alle vulnerabilità e difficoltà.

In questo numero abbiamo voluto dedicare un inserto proprio a questo tema di attualità rilevante dalle cui scelte dipenderà il nostro orizzonte futuro. Sul referendum per una eutanasia legale sono stati trattati diversi aspetti giuridico, medico e bioetico mediante le interviste che il professore Enrico Larghero medico e bioeticista ha effettuato ad un avvocato, Maurizio Cardaci, a un medico palliativista, Ferdinando Garetto dell’Humanitas Gradenigo di Torino e a un bioeticista e teologo morale, Giuseppe Zeppegno.

Lucetta Scaraffia, membro del Comitato nazionale di Bioetica e Ferdinando Cancelli medico palliativista ne approfondiscono l’argomento in un volume, Nella morte a occhi aperti – recensito dalla nostra redattrice Martina Casalone – riflettendo sulle diverse questioni che la legalizzazione dell’eutanasia comporta, analizzando retrospettivamente i grandi casi mediatici, confrontando i valori cattolici e laici, spiegando l’utilità delle cure palliative e il tutto affrontando il discordo da una approfondita riflessione sul senso dell’esistenza, della vita e della morte.

Al filo conduttore del tema sulla morte si lega una storia drammatica di una giovane studentessa ambientata nella Francia degli anni sessanta, in cui l’aborto era illegale, che viene portata al grande schermo cinematografico da Audrey Diwan con l’Événement, premiato con il Leone D’Oro al FestivaL di Venezia. La scelta tra il continuare gli studi e la nascita di un figlio, la determinazione per un diritto sentito e l’ambiente che la circonda ritraggono uno spaccato della realtà di quel tempo, di quella ragazza e pongono serie riflessioni anche per la nostra società contemporanea. Ne scrive una recensione la giornalista Ilaria Losapio.

Contemplando l’opera- installazione dell’artista Luciano Cappellari sull’acqua nel lago di Avigliana, composta di 12 dischi che fluttuano con il vento e cambiano colore con la luce dei riflessi solari e lunari la storica dell’Arte Laura Mazzoli in Il fermarsi e il fluire del tempo si sofferma sul senso dell’esperienza umana, della natura nello scorrere della storia.

Concludiamo con due scritti di diversa attualità: uno sulla Global Minimum Tax: un fisco più giusto e equo? che riguarda la tassazione per le multinazionali, su cui il professore Giovanni Zanetti, economista, spiega il contenuto dell’accordo discusso al recente Vertice del G20 a Venezia, con i possibili risvolti, l’altro, una nota dell’avvocato Maurizio Cardaci “A proposito del referendum sulla “Cannabis” .

E con le novità editoriali dello Scaffale che la professoressa Carla Corbella, docente di Etica della Vita alla Facoltà Teologica di Torino ci propone in questo numero.

Lo staff Bioetica News Torino

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