Editoriale
Cari Lettori,
L’Acos, Associazione cattolica operatori sanitari, senza scopo di lucro, e l’Ospedale Koelliker dei Missionari della Consolata ci accompagnano lungo il cammino di conoscenza delle realtà associative ed istituzionali afferenti al Centro Cattolico di Bioetica di Torino.
Prendendo spunto dal tema «Biotecnologie. Uomo bionico e uomo artificiale» affrontato nella prima giornata del corso avanzato del master universitario in Bioetica della Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, sezione di Torino, la bioeticista Mariella Lombardi Ricci, professore presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università degli Studi di Torino, si sofferma ad analizzare quanto le innovazioni tecnoscientifiche applicate al campo biomedico che portano allungamento indefinito della vita e perfezionabilità del corpo influiscano nella vita odierna dell’essere umano.
Il professore Giuseppe Zeppegno, docente di ricerca in Morale e bioetica presso la Facoltà Teologica di Torino, fa chiarezza invece su problemi etici riguardo alle cellule staminali, sul cui tema si terrà un incontro il 26 di Novembre presso la Facoltà Teologica.
Dell’umanizzazione in ambito sanitario con particolare riferimento alla motivazione nell’assistere quale nuovo orizzonte etico verso cui tendere tratta la dottoressa Teresa Audasso del Presidio ospedaliero Fatebenefratelli di San Maurizio Canavese, attingendo dai lavori di un recente convegno svoltosi nella stessa struttura, dal titolo «Motivazione e soddisfazione nel lavoro: per un’assistenza dal volto umano».
Mentre nel precedente numero della rivista la referente del Progetto «Bioetica e Scuola» dell’Ufficio Pastorale scolastica dell’Arcidiocesi di Torino, la professoressa Clara Di Mezza, spiegava in che cosa consistesse il progetto, ora ne dà in modo esaustivo un esempio: «un possibile sviluppo di attività didattica sul tema della dignità e del valore della vita, quale approccio interdisciplinare alla bioetica».
Nell’ambito delle rubriche, alle «Notizie dall’Italia e dal mondo», agli «Appuntamenti» e alle novità editoriali dello «Scaffale» a cura rispettivamente di Lara Reale e Giuseppe Zeppegno, seguono due recensioni ad opera di una prestigiosa firma del giornalismo quale Paolo Perazzolo e della critica cinematografica ovvero Federico Pontiggia.
Mentre Perazzolo esplora il senso della vita quando un membro della famiglia viene colpito improvvisamente da una grave disabilità come la sindrome di «locked-in» in «Io sono qui. il mistero di una vita sospesa», scritto dalla nota giornalista e scrittrice Mariapia Bonanate, Pontiggia invece analizza il lungometraggio fantascientifico «Prometheus» di Ridley Scott.
Lo staff di Bioetica News Torino
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