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Disturbi da dipendenze in Piemonte. Il Bollettino del 2018

09 Aprile 2021

Presenta un lieve calo di soggetti che hanno ricevuto trattamenti sanitari per disturbo da uso di sostanze e da comportamenti e tra i tipi di dipendenze sono in aumento la cocaina o crack e i cannabinoidi nel quadro territoriale piemontese descritto dal nuovo bollettino dell’Osservatorio epidemiologico regionale riferito al 2018. Dai dati rilevati dai Dipartimenti di Patologia delle dipendenze risultano, incluso l’alcol tra le dipendenze, 21.658 persone trattate; 186 in meno rispetto al 2017, si tratta di persone che erano già in carico e nuovi 33 accessi. La diminuzione dell’uso di eroina non corrisponderebbe in gran parte ad una guarigione ma a soggetti ancora dipendenti ma non più in carico secondo l’Osservatorio. Esclusa la dipendenza da alcol, nel 2018 sono stati rilevati 14.772 soggetti trattati, 83 in meno rispetto al 2017: i nuovi utenti sono 3.111 mentre quelli già in carico sono 11.661.

Età. In base alle tipologie di dipendenza analizzate, eroina e altri oppiacei, cocaina e crack, cannabinoidi, gambling, tabacco e sostanze e comportamenti altri (come allucinogeni, amfetamine, ecstasy, disturbi alimentari, sesso, internet-videogames, lavoro, shopping, sport estremi) si nota una differenza di età tra i soggetti già in carico e quelli nuovi: l’età media è sui 43,5 anni per i primi e sui 37,8 anni per i secondi. Anche una differenza nella tipologia delle sostanze: mentre i più giovani di età, sui 24 – 28 anni sono in cura per i disturbi da cannabinoidi, seguiti dalla fascia di età media tra i 34 e i 38 anni dai soggetti trattati per cocaina e crack, i più anziani attorno all’età media di 52-53 anni risultano maggiormente dipendenti dal tabacco e nell’età tra i 45 e i 51 anni dalle scommesse.

Tipologia di dipendenza. Aumentano i soggetti trattati per cocaina o crack (2.167, un 6% in più rispetto al 2017) e per cannabinoidi (1.670, un 2,9% in più del 2017), diminuisce il numero trattato per gioco d’azzardo 1.149 un 7,3% in meno rispetto al 2017 e per tabacco 1.299, un 5,9% in meno del 2017.
Mentre tra i nuovi arrivi (3.111) le cure presso le Asl piemontesi riguardano prevalentemente i cannabinoidi (787 soggetti) seguiti dal tabacco (701 soggetti ), dalla cocaina (471 soggetti) ed eroina (470 soggetti ) dal gioco scommesse (353 soggetti) e dal crack (170 soggetti) mentre tra i trattamenti meno numerosi risultano in cura per altri oppiacei (42 soggetti), per metadone (25 soggetti), per disturbi alimentari (14 soggetti), per altre sostanze (15 soggetti) e per internet-videogames (7 soggetti).

Tra i soggetti già in carico, 11mila 661, invece i trattamenti avvengono maggiormente per i disturbi di dipendenza da eroina, più della metà con il 64,27%: sono 7.494 i soggetti trattati seguiti dalla cocaina per 1.277 soggetti, dai cannabinoidi per 883 soggetti e poi gambling per 796 soggetti e tabacco per 598 soggetti. Sono inferiori i numeri dei soggetti trattati per disturbi alimentari (21), internet-videogames (13), shopping (8) e sono in 27 per altra sostanza.
Tra le dipendenze secondarie risulta essere la cocaina (14,2%) seguita da alcol (9,8 %) e cannabinoidi per un 6,9%.

Numero di soggetti trattati per numero di dipendenze. Non conteggiando l’alcol, sui 14.772 soggetti trattati presso le asl piemontesi le cure per una sostanza o comportamento riguardano il 73,7% pari a 10.881 soggetti trattati mentre per 2 sostanze o comportamenti il 21,2% pari a 3.136 e per 3 sostanze/comportamenti 625 soggetti mentre 107 per 4 sostanze o comportamenti, arrivando a 5-6 sostanze o comportamenti per 23 soggetti trattati pari allo 0,2%. l’Asl della Città di Torino raccoglie il bacino maggiore per una sostanza o comportamento pari a 3.408 rappresentando l’82,6% seguita dalle asl di To3, To4 e di Al.

Test per Hiv, Hbv e Hcv per dipendenza primaria. Hanno effettuato sul totale il test HIV il 18,8%, quello dell’epatite B (HBV) il 33,8% tra testati e vaccinati, quello dell’epatite C (HCV) il 36%. L’Osservatorio ritiene i dati di positività sottostimati. Nel 2018 il 3,8% dei soggetti trattati è risultato positivo al test anti-HIV, con variazioni considerevoli in base alla tipologia di dipendenza primaria trattata: era positivo il 6,4% dei soggetti in trattamento per eroina-altri oppiacei, il 2,3% dei soggetti in trattamento per altra sostanza, l’1,1% dei trattati per cocaina-crack e lo 0,4% dei soggetti in trattamento per cannabinoidi. I positivi ai test anti-HBV erano il 16,4% degli utenti: il 26,1% degli utenti in trattamento per eroina-altri oppiacei, il 7,4% degli utenti in trattamento per cocaina-crack, il 3,4% dei soggetti in trattamento per cannabinoidi e l’11,3% di quelli trattati per altra sostanza. I positivi ai test anti-HCV erano il 28,2% degli utenti: il 47,0% degli utenti in trattamento per eroina-altri oppiacei, il 9,7% degli utenti in trattamento per cocaina-crack, il 2,8% dei soggetti in trattamento per cannabinoidi e il 9,6% di quelli trattati per altra sostanza.

Demografia, genere: C’è una prevalenza maschile nel numero dei trattati, 11.709 contro 3.063 di genere femminile. A Torino si ha la maggiore concentrazione di trattati per 6.383 soggetti pari al 43,2%. Il fenomeno riguarda in modo trasversale i titoli di studio e le occupazioni compresa lo stato di disoccupazione. Gli accessi risultano soprattutto volontari per il 79,7% pari a 11.774; seguono come invianti la Prefettura e la Magistratura per i soggetti con disturbi di dipendenza primaria da cannaibinoidi. scarso è l’invio del medico competente. Viene fatto osservare come abbia un certo peso la mancanza di dati attorno al 12%. Prevalentemente seguono un programma volontario, 11.011 persone e il più alto appare con 7.387 per il disturbo di dipendenza da eroina.

Riguardo al genere nel 2018 in Piemonte gli uomini trattati in totale hanno un’età compresa tra i 45 e i 49 anni, prevalentemente concentrati nell’Asl Città di Torino con 659 soggetti mentre le donne su un totale di 3.152 emergono maggiormente nella fascia di età superiore tra i 50 e i 54 anni concentrate sempre presso la medesima Asl.

Presso gli Istituti Penitenziari del Piemonte. Sono 13 gli istituti per adulti, 10 case circondariali e 3 case di reclusione e 1 istituto penale per minori collocati presso 11 Asl. I dipartimenti per le dipendenze operano in tutti gli Istituti. Sono 890 i soggetti trattati in carcere di cui 18 donne che sono trattate nei carceri di Vercelli e Saluzzo, per la metà per gli oppiacei.

Ricettività. Tra comunità pubbliche ed enti accreditati comprende in totale 1.439 strutture di cui 88 pe le prime e 1.351 per le seconde. Nel 2018 il passaggio negli enti accreditati è stato pari a 2.847 unità, di più del 2017 per 5,6% pari a 150 soggetti. .

redazione Bioetica News Torino