Disabilità, fragilità, vulnerabilità, qualità della vita

Uneba nazionale (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale*) in collaborazione con la Scuola Superiore di Scienze dell’Educazione San Giovanni Bosco  promuove un convegno nazionale sulla disabilità nei giorni giovedì 22 e venerdì 23 novembre p.v. presso l’Istituto universitario salesiano torinese.

Sede: Istituto Universitario Salesiano, IUSTO, piazza Conti di Rebaudengo 22, Torino.

Obiettivo: riflessione e confronto sulla condivisione di nuovi modelli di cittadinanza attiva e sperimentazione di strategie innovative a sostegno del benessere e della qualità della vita della persona, considerando quanto riferisce la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, per eliminare l’alto rischio di isolamento e di abbandono che una condizione di disabilità e fragilità può portare. Non solo evento formativo ma anche luogo di confronto e propositivo attraverso i diversi  workshop che si terranno il 23 novembre.

Temi trattati: servizi sanitari e socio-sanitari per le persone con disabilità; disabilità in età adulta;  disabilità in età pediatrica; autismo, malattie neurodegenerative, grave disabilità; tecnologia al servizio della disabilità.

Attestato di partecipazione: verrà rilasciato su richiesta.

Iscrizione:  per partecipare è necessario iscriversi inviando il modulo compilato a Uneba  all’indirizzo  info@uneba.org scaricabile dalla piattaforma: www.uneba.org

Giovedì pomeriggio 22 novembre, alle ore 14.30, apriranno i lavori del Convegno: Franco Massi, presidente Uneba nazionale, Severino Cantamessa presidente Uneba Piemonte, don Carmine Arice padre generale Piccola Casa Divina Provvidenza Cottolengo, don Enzo Barbante presidente Fondazione don Carlo Gnocchi, Alessio Rocchi direttore generale IUSTO.
Si proseguirà con i saluti di  Ivan Raimondi, vice direttore Ufficio pastorale salute Arcidiocesi Torino e  delle autorità della Regione Piemonte, del Comune di Torino e della Fondazioni bancarie.  Seguiranno diversi  interventi attorno a tre temi: prospettive dei servizi sanitari e socio sanitari a favore delle persone con disabilità;  il ruolo dei modelli terapeutici e assistenziali per il miglioramento della qualità della vita della persona con disabilità, cura delle relazioni per relazioni di cura abilitanti, inclusive e sostenibili.

Nella giornata di venerdì 23 novembre, dopo la celebrazione della Santa Messa delle 8.30, saranno attivi  6 workshop su vita autonoma indipendente e sostegno alla domiciliarità, autismo e disturbi del neurosviluppo, innovazione nei paradigmi e modelli di presa in carico delle disabilità acquisite, legislazione e prassi quotidiana per le disabilità ad elevato bisogno di sostegni, sfide di integrazione e dei servizi di cura per la professionalità, tecnologia, ausilii e ambiente per migliorare la loro qualità di vita.

Nel pomeriggio alle 14.30 riprenderanno i lavori fino alle 16 su prospettive di cooperazione con i contributi dei rappresentanti dell’Univesità Pontificia Salesiana di Roma, delle  Fondazioni  don Gnocchi e Istituto Sacra Famiglia e  della Scuola Superiore di Scienze dell’Educazione San Giovanni Bosco.

* UNEBA NAZIONALE E PIEMONTE: sorta nel 1950 per iniziativa dell’Istituto Cattolico di Attività Sociali e di alcune opere assistenziali caritative di ispirazione cattolica, si è sviluppata per impulso dell’allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini che continuò a sostenere l’Uneba anche quando divenne Papa Paolo VI. Oggi Uneba è la più longeva e rappresentativa organizzazione di categoria del settore sociosanitario, educativo e assistenziale, presente in tutta Italia e nelle singole regioni. Sono associati enti, istituzioni, associazioni, fondazioni, imprese sociali ed altre realtà operanti nel campo sociale, socio-sanitario ed educativo degli interventi e dei servizi alla persona i cui programmi e finalità

siano coerenti con i principi cristiani. La sua missione è concorrere, attraverso l’azione degli associati, al miglioramento morale, materiale e sociale della condizione delle famiglie e delle persone in situazioni di difficoltà, in particolare minori, disabili o anziani, promuovendone la responsabile ed integrale partecipazione alla società.