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Una rete di collaborazioni, fatta di efficienza e di “cuore”, per salvare la vita a chi attende una, l’unica, speranza dal trapianto Al Bambino Gesù di Roma impegnati più di 50 operatori nel salvare 5 vite umane in trapianti consecutivi

27 Agosto 2020

Una sequenza di trapianti eseguiti da un’equipe instancabile composta di oltre 50 operatori sanitari si è svolta tutto condensato in 6 giorni e in un centinaio di ore di lavoro: professionalità, competenza dei professionisti, determinazione unita alla passione per l’attività con sguardo amorevole di cura e tecnologia innovativa si è potuto salvare la vita di 5 pazienti che attendevano una speranza.

Tutto è avvenuto all’Ospedale Bambino Gesù di Roma, dove appena pochi giorni prima, era stato eseguito un doppio trapianto di fegato da un unico donatore, anche lì, con l’uso della stessa innovativa metodica di trapianto che consente la conservazione degli organi a lungo limitandone i danni da ischemia dovuti alla permanenza dell’organo fuori dall’organismo, in assenza di ossigeno.

Dalla generosità di donatori deceduti sono stati trapiantati 4 fegati e 2 reni che hanno salvato loro la vita.
Grazie ai trapianti di fegato a una bimba di appena 11 mesi affetta da atresia delle vie biliari in lista da 40 giorni, a un bambino di 9 anni malato di tumore epatico in attesa da 8 giorni e e di 5 anni anch’egli da atresia delle vie biliari in attesa da 46 giorni.
Hanno poi ricevuto con un trapianto combinato di un fegato e un rene un ventunenne affetto da una grave malattia metabolica, acidemia metil-malonica, che attendeva da 10 mesi e di un rene un dodicenne con malformazioni delle vie urinarie in coda da quasi un anno, precisamente 11 mesi. A quest’ultima persona l’innovazione tecnologica della nuova metodica di trapianto con la macchina di perfusione extracorporea ha reso possibile l’intervento dopo 19 ore conservando l’organo con un’apposita procedura che limita il danno cellulare.

«È il risultato dell’impegno congiunto di tante componenti del nostro servizio sanitario […] Uno sforzo costante che ci consente di curare sempre più bambini con insufficienza terminale d’organo garantendo tempi di attesa per il trapianto molto brevi e risultati di assoluta eccellenza», ha affermato Marco Spada, confermando la buona condizione dei trapiantati, responsabile di Chirurgia epatobiliopancreatica e del trapianto di fegato e rene al IRCCS-Bambino Gesù di Roma.

Redazione Bioetica News Torino