Circolare del Ministero della Salute: gestione dei contagi Covid-19

L’isolamento può durare in forma ridotta cinque giorni e non più sette se ad un esito positivo al test molecolare o antigenico per la ricerca di Sars-CoV-2 si risulta asintomatici o sintomatici prima e asintomatici per almeno due giorni (e non più tre) con un test che risulti negativo.

Invece se la positività persiste dopo il 10° giorno l’isolamento potrà essere interrotto dopo il 14° giorno dal primo tampone positivo. Questa è la nuova normativa del Ministero della Salute nella circolare del 31 agosto che, nonostante non ci si trovi più nello stato pandemico di emergenza, ha predisposto una misura meno stringente in caso di contagio per ridurne la diffusione virale.

Per i contatti stretti si continua a seguire le direttive della circolare del 30 marzo (n. 19.680). Se si ha avuto un contatto stretto con un soggetto confermato positivo al Sars-CoV-2 si attua il sistema di autosorveglianza in cui si ha l‘obbligo di mascherina FFP2 di protezione delle vie respiratorie, da indossare in luoghi chiusi o in presenza di assembramenti fino al 10 giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.

Se compaiono sintomi di possibile infezione si raccomanda di sottoporsi subito ad un test antigenico o molecolare per la rilevazione di Sars-CoV2: se l’esito è negativo va ripetuto al 5 giorno successivo alla data del contatto se persistono sintomi.

Gli operatori sanitari sono tenuti invece a fare un test antigenico o molecolare per cinque giorni dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato.

Che cosa è un contatto?

Una persona che si è esposta ad una persona che può essere un caso confermato o probabile nelle 48 ore prima dell’insorgenza dei sintomi fino ai 14 giorni dopo o prima dell’isolamento del caso.

(aggiornamento 02 settembre 2022 ore 11.16)