Casi di epatite nei bambini nel Regno Unito: probabile un’infezione virale; nuovi casi negli Usa e in Europa Tra le cause infettive, possibile adenovirus
20 Aprile 2022 Le autorità sanitarie britanniche proseguono le indagini sui 74 casi di epatite acuta ― 49 in Inghilterra, 13 in Scozia e i rimanenti in Galles e in Irlanda del Nord ― riscontrati nei bambini, in gran parte sotto i 10 anni, dall’inizio di quest’anno.
Presentano uno stato di infiammazione del fegato riscontrato negli alti livelli di proteine enzimatiche nel sangue (transaminasi aspartato AST o alanina amino transferasi ALT superiore a 500IU/L) e in molti casi di itterizia. Alcuni bambini sono stati ricoverati in unità specialistiche per le patologie del fegato e vi sono purtroppo casi di cinque bambini che sono stati sottoposti a trapianto di fegato.
Non si tratta di un virus dell’epatite da A ad E, non vi è un legame con il vaccino anti-Covid-19 in quanto nessuno dei casi confermati nel Regno Unito risulta vaccinato: questo è quanto viene affermato in una nota del dipartimento della sanità britannica (UKHSA) del 12 aprile.
La causa rimane sconosciuta. Sono valutate alcune ipotesi. «Una delle possibili cause su cui si sta indagando è che è legato all’infezione adenovirus. Comunque le indagini si muovono a 360 gradi anche su altre potenziali cause», afferma il dr. Meera Chand, direttore per le malattie infettive cliniche e di emergenza presso il Governo britannico.
Gli adenovirus non causano l’epatite ma è una complicazione rara e conosciuta del virus. Genitori devono fare attenzione ai segnali di epatite, compresa l’itterizia, e contattare i medici.
Tra le possibile cause considerate vi sono il coronavirus Covid-19 e altre infezioni o cause ambientali.
Costituiscono strumenti di prevenzione, prosegue il dr Chand, le misure igieniche come il lavaggio delle mani e attraverso le vie respiratorie – uso del fazzoletto in caso di starnuti o colpi di tosse ndr – per ridurre la diffusione di queste infezioni in corso.
Che cosa sono gli adenovirus?
Gli adenovirus sono una famiglia di virus, tra i tanti ceppi virali che causano il raffreddore, il quale si può manifestare da forma più leggera a quella più severa come avviene con gli adenovirus, gli echovirus, i coxsackievirus o il pneumovirus. I disturbi più frequenti da infezione da adenovirus riguardano le vie respiratorie in forma del classico raffreddore, faringite, comparsa di febbre e rigonfiamento dei linfonodi del collo o sotto la mandibola, nei bambini anche con congiuntivite e può manifestarsi con dolore addominale, diarrea, nausea e vomito. Questi disturbi durano qualche giorno, più raramente causano disturbi a organi urinari o del sistema nervoso.
L’infezione può trasmettersi attraverso goccioline di saliva, secrezioni respiratorie (tosse, starnuti) nel contatto ravvicinato tra persone in ambienti comuni come la scuola, uffici, mezzi pubblici; l’acqua o alimenti contaminati da fluidi corporei di persone infette (famiglia, mense comunitarie); biancheria o asciugamani contenenti tracce di secrezioni)
Sintomi dell’epatite
Si presenta con i disturbi di urina scura, colorazione giallastra della pelle e degli occhi, febbricola, dolore muscolare e alle giunture, affaticamento, perdita di appetito, dolore addominale
Ecdc: probabile causa infettiva. Anche negli Usa e in Europa
Il Centro europeo per le malattie e il controllo delle malattie infettive (Ecdc) ha riportato nuovi casi . Si tratta di nove bambini americani in Alabama affetti da epatite acuta. Hanno tra uno a sei anni di età e risultano positivi all’adenovirus. Si aggiungono anche in Europa, Danimarca, Irlanda, Olanda e Spagna.
Le indagini proseguono nei diversi paesi in quanto l’esatta eziologia di queste epatiti rimane ancora sconosciuta. Per i casi riportati nel Regno Unito si suppone che la causa più probabile possa essere di tipo infettivo e basarsi quindi sugli aspetti epidemiologici e clinici.
Dei 13 casi rinvenuti in Scozia tre sono risultati positivi al Sars-CoV-2, 5 negativi e due avevano avuto un’infezione nei tre mesi precedenti. 11 di questi bambini hanno effettuato il test per la ricerca dell’adenovirus e cinque sono risultati positivi.
(aggiornamento 20 aprile 2022 ore 15.39)