Il Centro Mauriziano di Bioetica
Agli inizi degli Anni Novanta, Franco Linari (1928-2000), primario di nefrologia all’Ospedale Mauriziano di Torino, fondò il Centro Mauriziano di Bioetica con la collaborazione del primario di pediatria Giuseppe Ferrari. Facevano parte del consiglio direttivo anche mons. Michele Enriore, consigliere dell’Ordine Mauriziano in rappresentanza dell’Arcivescovo di Torino e Giampaolo Zanetta, direttore Generale dell’Ospedale Mauriziano. Il Centro si avvaleva della consulenza esterna di mons. Elio Sgreccia, uno dei più famosi bioeticisti cattolici, allora docente e direttore del Centro di Bioetica della sede romana dell’Università Cattolica. Attraverso il prof. Ferrari, si ebbero contatti anche con il card. Fiorenzo Angelini, allora presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari. A due anni dalla fondazione, il gruppo propose un Forum di Bioetica dell’Infanzia di cui era responsabile il prof. Ferrari. Aveva lo scopo di organizzare incontri e congressi ma si sciolse dopo quattro anni di attività. Il gruppo organizzò anche corsi di aggiornamento. Tra il 1996 e il 1997 ad esempio propose un corso di sette incontri a cadenza settimanale in cui si affrontò il tema Le nuove frontiere della bioetica. A questo corso partecipò anche mons. Sgreccia che tenne una conferenza dal titolo I nuovi scenari della bioetica: questioni emergenti. L’anno successivo ci fu un altro corso di otto incontri dal titolo Bioetica in educazione. Relatori di questi corsi furono anche i docenti della Facoltà Teologica di Torino, tra cui don Mario Rossino e don Sabino Frigato, invitati dal Card. Giovanni Saldarini, allora Arcivescovo di Torino e consigliere di diritto dell’Ordine Mauriziano (fonte Giuseppe Ferrari; Mario Rossino).
Il Gruppo Cattolico di Bioetica
Nella medesima città sorse nel 1992 il Gruppo Cattolico di Bioetica per iniziativa della sezione torinese dell’Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI). Furono coinvolti nell’iniziativa l’Unione Giuristi Cattolici, l’Associazione Cattolica Operatori Sanitari (ACOS), il Movimento per la Vita di Torino e rappresentanti della Consulta diocesana per la Pastorale della cultura. Il gruppo comprendeva docenti universitari di varie discipline (Ninfa Bosco, Carlo Campagnoli, Sergio Curtoni, Mario De Marchi, Mario Eandi, Secondo Fassino, Carlo M. Fronticelli, d. Paolo Merlo, Giorgio Palestro, d. Giuseppe Pollano, Mario Portigliatti Barbos, Mauro Ronco, d. Mario Rossino, Mariella Trovati) ed altri esperti in ambito medico, psicologico, giuridico a diverso titolo interessati agli argomenti (Arturo Baudo, Maria Rosa Filzi Curtoni, Enza Fruttero, Francesco Gorgerino, Giovanna Lenta, Irene Mathis, Dario Mongiano, Laura Montagna, Patrizia Pignocchino, Elena Vergani). Altri partecipavano alle riunioni in modo saltuario. Alcuni facevano parte anche della Consulta per la Pastorale della cultura.
Tra gli argomenti affrontati ci furono i rapporti tra etica e scienza, magistero ecclesiale e scienza, etica e carità. Particolare attenzione fu posta al concetto di persona anche perché in quegli anni, stimolati dalle conclusioni cui era giunto il rapporto Warnock, era molto viva la discussione sullo statuto ontologico dell’embrione e sulla possibilità di intervento sulle prime fasi della vita umana (sperimentazione sull’embrione, diagnosi predittiva su base genetica, procreazione artificiale, ecc.). Gli incontri venivano introdotti da una puntualizzazione del tema da parte di uno dei partecipanti esperto nel settore cui seguiva il dibattito. Dopo poco più di un anno di attività, il gruppo maturò l’esigenza di una maggiore strutturazione in vista anche di potersi proporre pubblicamente attraverso convegni, corsi di formazione, confronti con la sezione torinese della Consulta laica di bioetica. Negli ultimi mesi del 1993 furono eletti pertanto Mario Eandi come Presidente e d. Giuseppe Pollano come vicepresidente. Furono coadiuvati da alcuni consiglieri. Lo statuto preparato per l’occasione precisava che l’associazione intendeva essere «una presenza nella società civile ed in particolare nell’ambito della cultura torinese, impegnata, alla luce della Dottrina della Chiesa, nella ricerca e nella divulgazione in campo bioetico, al servizio della dignità integrale dell’Uomo». Nel 1994 un rappresentante del gruppo tenne una relazione al Sinodo diocesano indetto dall’allora arcivescovo di Torino card. Giovanni Saldarini. Furono organizzati anche interessanti convegni: L’uomo in provetta. Procreazione assistita e domanda di umanità (18 aprile 1997); Umanizzare la morte. Una sfida per il nostro tempo (17 aprile 1998); Progetto genoma e salute dell’uomo (25 novembre 2000); Cellule staminali. Attualità e prospettive (10 novembre 2001); ecc. Si programmarono anche corsi di formazione: su Inizio vita e fine vita e Bioetica e medicina basata sulle evidenze e Umanizzare la Medicina (fonte Elena Vergani).
L’Associazione “Bioetica & Persona”. Nasce il Master universitario biennale in bioetica
Nel 2005 il gruppo si sciolse, ma nel 2006 per interessamento di Enrico Larghero, medico-anestesista e teologo morale, già membro del Gruppo Cattolico di Bioetica, fu fondata l’Associazione Bioetica & Persona. Gruppo Cattolico Interdisciplinare. Statutariamente l’associazione si prefiggeva di essere presente nella Società civile, ed in particolare nell’ambito della cultura torinese, dedicandosi alla ricerca e alla divulgazione in campo bioetico per servire la dignità integrale dell’uomo, alla luce della dottrina della Chiesa. La più qualificata iniziativa che l’associazione ha proposto è stato il Master universitario biennale in bioetica. L’iniziativa fu resa possibile grazie al coinvolgimento di don Mario Rossino, allora direttore del Ciclo di Specializzazione in Teologia Morale Sociale della sezione torinese della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, che accolse l’idea, ne finanziò gli inizi e ne garantì la dignità accademica. La progettazione del corso si avvalse della collaborazione di mons. Sgreccia che accolse di buon grado l’iniziativa e si rese disponibile a inaugurare l’anno accademico con una sua prolusione. Per assicurare, oltre alla riflessione etica, anche una seria base scientifica si decise di affrontare gli argomenti a due voci. Si pensò di chiedere al riguardo la collaborazione della Facoltà di Medicina dell’Università di Torino. L’allora preside Giorgio Palestro si rese di buon grado disponibile, accordò il patrocinio e invitò alcuni docenti della sua facoltà a partecipare in qualità di relatori. Ulteriori collaborazioni vennero richieste ad alcuni docenti di diritto, zoologia, ecc. Il corso venne incontro ad una esigenza sentita nel territorio e fu accolto con molto interesse da medici, operatori sanitari, insegnanti, giornalisti, giuristi e religiosi ed ebbe inizio il 13 ottobre 2006. Le richieste furono così numerose che fu necessario prevedere una seconda edizione che ebbe inizio nel febbraio 2007. L’esperienza si ripeté negli anni successivi e a tutt’oggi ha già coinvolto più di 1.700 discenti. Per favorire l’aggiornamento continuo di quanti dopo il completamento del master mantengono interesse per la formazione permanente, si propose dall’anno accademico 2009-2010 un corso definito di “bioetica avanzata” che ogni anno programma alcune sessioni di studio sulle questioni di scottante attualità.
Il Centro Cattolico di Bioetica dell’Arcidiocesi di Torino
Nel 2007 l’allora arcivescovo di Torino card. Severino Poletto, vista la crescente attività che l’Associazione Bioetica & Persona stava conducendo e il vivo interesse che la disciplina bioetica suscitava nel tessuto diocesano istituì il Centro Cattolico di Bioetica dell’Arcidiocesi e lo intese – come ricorda lo statuto – «punto di riferimento diocesano, di informazione, di formazione e di ricerca» a servizio della «dignità integrale dell’uomo alla luce della dottrina della Chiesa cattolica». Nel corso degli anni il centro ha promosso convegni, numerosi corsi su tematiche specifiche in diocesi e fuori diocesi, attività editoriali, partecipazione a dibattiti e attività di informazione e formazione di operatori, insegnanti e studenti delle scuole superiori. A coronamento delle attività del Centro, Larghero ha anche attivato nel 2012 la rivista mensile online Bioetica news Torino, proposta in forma telematica per renderla fruibile non solo agli specialisti e ai cultori di bioetica ma anche alla gente comune.
Anche la Facoltà di Medicina di Torino, per interessamento dell’allora preside Giorgio Palestro, avvertì l’esigenza di stimolare gli studenti alla riflessione bioetica e propose un corso di Medical Humanities. Per attuare questa iniziativa collaborarono con il Preside i docenti Franco Cavallo, Alessandro Bargoni e alcuni membri dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Torino. Il corso fu proposto per la prima volta nell’anno accademico 2007-2008 e fu definito Corso di Humanity. Nelle prime edizioni fu inserito tra le ADE (Attività didattiche elettive). Era quindi considerato opzionale, destinato ad offrire insegnamenti non compresi nei corsi fondamentali. Successivamente fu inserito nel programma ufficiale del corso di laurea ed esteso anche ai corsi infermieristici. Il Preside, presentandone lo scopo, dichiarò che era sua intenzione affiancare al percorso tecnico-scientifico anche i risvolti umanistici, che da sempre avevano caratterizzato l’arte della professione medica, ma che negli ultimi tempi erano stati alquanto dimenticati. Invitò quindi a recuperare la storia della medicina, i caratteri filosofici e psicologici che ne affiancano l’esercizio e gli aspetti bioetici che rappresentano il metro di giudizio per valutare la legittimità e l’applicabilità delle pratiche tecno-scientifiche alla medicina (fonte Giorgio Palestro).
Altre iniziative torinesi
Tra le molte altre iniziative bioetiche presenti sul territorio, è degna di nota l’Associazione Bievol che ha avuto nella prof.ssa Emma Vanna Garro, recentemente deceduta, una attenta e costante animatrice. L’associazione fin dalla sua fondazione si è particolarmente impegnata nell’ambito della divulgazione della disciplina nel mondo della scuola. Particolarmente significative sono al riguardo le Settimane della bioetica organizzate ogni anno a favore degli studenti delle superiori.
Nell’anno accademico 2008-2009 il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino ha organizzato il Master biennale di primo livello in Bioetica ed Etica Applicata, successivamente denominato Master di bioetica, pluralismo e consulenza etica. Ne è direttore Maurizio Mori, esponente di spicco della bioetica laica italiana.
© Bioetica News Torino, Ottobre 2020 - Riproduzione Vietata