Bioetica e cambiamento climatico: non solo orsi polari, anche gli uomini sono vittime
16 Giugno 2015Secondo Sean Valles, che insegna al Lyman Briggs College e al dipartimento di filosofia dell’università della Michigan State University, le ondate di caldo, il danneggiamento delle colture agricole, l’aumento dell’asma nei bambini, fanno del cambiamento climatico è una delle principali preoccupazione per la salute pubblica. In uno studio pubblicato su “Bioethics” Valles sottolinea che «Il cambiamento climatico è qualcosa di più dello scioglimento delle calotte polari e delle immagini della Terra che va a fuoco» ed è convinto che i bioeticisti potrebbero contribuire a riformulare l’attuale “narrazione” del cambiamento climatico.
«Quando si parla di cambiamento climatico, non possiamo essere solo parlare di soldi e di posti di lavoro e degli orsi polari – spiega Valles – Perché ci concentriamo sugli orsi polari? Perché non sui bambini? Il cambiamento climatico non è solo per le persone che soffrono per gli orsi polari. Si tratta di persone che soffrono per altre persone. L’opinione pubblica è diventata abbastanza apatica al cambiamento climatico. Ma allontanarsi dal messaggio “salvare l’ambiente” potrebbe aiutare le persone a concentrarsi sui gravi rischi del cambiamento climatico per la salute, anche se sono scettico».
Valles su “Bioethics” fa un esempio: la resistenza agli antibiotici. «La gente, in parte grazie agli sforzi della bioetica, capisce che i “superbatteri” sono pericolosi. Lavorando nei team interdisciplinari e contribuendo alle discussioni politiche, i bioeticisti hanno contribuito a comunicare con successo i pericoli dei “superbatteri”, che si sono evoluti per resistere penicillina e altri antibiotici. Se bioeticisti avessero un posto al tavolo, la stessa cosa potrebbe accadere con il cambiamento climatico. Potrebbero contribuire agli sforzi della comunicazione per fare quello che bioeticisti sanno fare meglio: difesa del pubblico e collaborazione interdisciplinare. E sono esperti in analisi e comunicazione del rischio medico. Inoltre, l’etica entrerà sempre più in gioco nel dibattito sul cambiamento climatico che continua. La bioetica potrebbe contribuire a mitigare le tensioni tra gli scettici e gli esperti quando si tratta di questioni socio-economiche complesse che si riferiscono ai cambiamenti climatici».
Valles conclude: «Sarebbe una vittoria importante, se la gente parlasse un po’ più spesso degli effetti sulla salute, o se almeno cercasse di immaginare i rischi riguardanti lla salute legati al cambiamento climatico. In gioco ci sono alcune importanti questioni di giustizia , perché le popolazioni più vulnerabili sentiranno prima gli effetti del cambiamento climatico».
fonte e approfondimenti: Greenaccord