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92 Ottobre 2022
Speciale Sviluppo sostenibile e green economy Tra luci e ombre

Bioetica e Arte. Mostre in corso ottobre 2022

La Galleria è una rubrica di suggerimenti e proposte di mostre ed eventi di arte, che coniugano bellezza,  riflessione poetica, diritti e valori.

Ottocento. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento (Fino all’11 aprile 2023)

GAM (Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino)
7 ottobre — 11 aprile 2023

Mosso Gam torino
Francesco MOSSO (Torino, 1848 – Rivalta, Torino 1877), La femme de Claude (L’adultera), 1877 olio su tela, 201 x 154 cm firmato: “F. Mosso” Acquisto presso la Società Promotrice delle Belle Arti, Torino, 1877 Torino, GAM, inv. P/408 – riproduzione riservata
evangelina-alciati-gam
Evangelina Emma ALCIATI (Torino, 1883 – 1959) Triste madre (Maternità), 1907 olio su tela, 99 x 88 cm Donazione Elisa e Chiara Alice Italiano, Torino 2011 Torino, GAM, inv. P/2501 – riproduzione riservata

Molto attesa, la mostra offre la possibilità di riscoprire e percorrere temi e movimenti rappresentativi dell’Ottocento nel patrimonio museale della GAM, dopo un periodo di non esposizione al pubblico. La visita è un’immersione nell’atmosfera, nella cultura e nella società attraverso settantuno opere di pittura e scultura, esposte in otto sezioni.  Tra dipinti, sculture e gessi, disegni a carbone di grandi dimensioni — studiati e presentati nel catalogo della mostra — si incontrano i capolavori di Pellizza da Volpedo, come Lo specchio della vita, e di Tranquillo Cremona con L’edera, accanto ad opere mai esposte prima.

La visione della natura, i ritmi dell’esistenza, lo sguardo alla realtà e l’espressione dello spirito si mescolano, catturano e trasportano nella molteplicità di angolature di quel secolo. Tra i temi, la rappresentazione delle donne. Sono ritratte nella loro condizione di povertà e di maternità, come fa Evangelina Alciati con uno sguardo diretto e senza formalità retorica, sono osservate nella bellezza pervasa dal pregiudizio del tempo — la donna Sirena di Giulio Aristide Sartorio —, e colte in una istantanea del percorso di emancipazione nel lavoro — la maestra de Il dettato di Demetrio Cosola. E ancora, allora come oggi, il corpo della donna testimonia la violenza: nella grande tela La femme de Claude la vittima è presentata da Francesco Mosso nell’attimo dopo il femminicidio, inerme nell’atmosfera sospesa della scena del delitto, di ferocia e bellezza.

La mostra è curata da Riccardo Passoni, direttore della GAM, e da Virginia Bertone, conservatore capo delle raccolte.

Per info: https://www.gamtorino.it/it/OTTOCENTO


Dino Buzzati e le stelle (Fino al 12 febbraio 2023)

 MUFANT Museo del fantastico e della fantascienza Torino
1 ottobre 2022 – 12 febbraio 2023

mufant mostra
Dalla mostra “Dino Buzzati e le stelle”, 2022- 12.02.2023 per gentile concessione del Museo Mufant di Torino – riproduzione riservata

Conoscere il cosmo, guardare alla scienza e all’umanesimo, rinnovare la domanda sull’esistenza, su altre esistenze oltre alla nostra, immaginare incontri. Tanti sono i temi e gli stimoli che toccano questi aspetti attraverso le esperienze artistiche e la poetica di Buzzati, scrittore, pittore e giornalista. Il fantastico di Buzzati rappresenta atmosfere metafisiche, surreali e fantascientifiche.

La mostra apre a quest’ultima dimensione, la presenta, conduce a scoprire aspetti insoliti e meno conosciuti  e a stupirci con le realtà fantastiche dei suoi dipinti, I marziani e I maghi d’autunno.

Per info: https://www.mufant.it/2022/09/20/dino-buzzati-e-le-stelle/


De Rerum Natura (Fino al 6 novembre 2022)

Studio Felice Casorati, Pavarolo
1 ottobre — 6 novembre 2022

Antonietta Mafai pavarolo 2022
Antonietta Raphaël MAFAI, “Autoritratto con lettera”, 1942. Olio su tela / Oil on canvas (123,8x85x2,3 cm), Courtesy Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano, credits Studio Vandrasch, Milano – riproduzione riservata

De rerum natura è un itinerario poetico all’interno dello Studio di Felice Casorati, affacciato sulle colline di Pavarolo. Accoglie la narrazione di tre donne artiste, di periodi e biografie diverse, unite nell’espressione e nella connessione profonda con la natura.

L’opera Autoritratto con lettera (1942) dell’artista Antonietta Raphael (1895 – 1975) è specchio su cui l’immagine della donna si interseziona e compone con il paesaggio e svela l’indagine sul mondo interiore. In primo piano Antonietta scrive, di sfondo la finestra di casa è spalancata sul paesaggio. Qui è colto un momento intimo ed intenso, che si fonde con la natura e si fa paesaggio.

L’artista Kiki Smith (1954) indaga la relazione natura e cultura, intelletto e corpo, bellezza e transitorietà come condizioni dell’essere umano. Emergono la fragilità del corpo insieme ai tratti di forza e resistenza. Nella foresta Kiki Smith presenta la condizione esistenziale, lo stato di natura. La foresta è foresta interiore e insieme al mondo animale svela echi ancestrali. La grande opera Forest è donna, capace di assorbire l’essenza della natura, che rovescia le relazioni di forma e immagine attraverso l’imponente figura femminile e i piccoli segni a margine che raffigurano gli alberi.

All’interno del percorso espositivo si incontra Untitled #38, del 1979, dell’artista Cindy Sherman (1954). Nell’opera la donna fissata dallo scatto fotografico è immersa nella natura, sembra alludere al moto ancestrale di avventurarsi nell’atmosfera ignota della vita. L’opera, fa parte della serie Untitled Film Stills, 70 fotografie in bianco e nero che portano in primo piano i ritratti identità stereotipati delle donne nella relazione col cinema.

La mostra, con la collaborazione della Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano, è curata dall’Archivio Casorati e realizzata dal Comune di Pavarolo con il coordinamento di Francesca Solero.

Per info: http://casorati.net/pavarolo/ ; http://casorati.net/pavarolo/mostre/2022-2/


Tra magia e geometria. La pittura di Francesco Casorati, un percorso artistico indipendente (Fino al 13 novembre 2022)

Palazzo Lomellini Carmagnola (To)
2 settembre 2022 ― 13 novembre 2022

Una trentina di opere di Francesco Casorati compongono la mostra antologica a Palazzo Lomellini, curata da Elena Pontiggia. L’esposizione presenta i temi del percorso artistico del figlio dei pittori Felice Casorati e Daphne Maugham. Dell’artista, appena diciottenne, la Torre di Babele del 1952 è metafora della guerra, dell’incapacità di comprendersi e di portare a compimento una costruzione comune.

Francesco Casorati suggerisce, non definisce il messaggio, compone una narrazione che è poesia. La sua visione esistenziale si completa nell’attenzione per la natura, gli animali, gli alberi, i cieli. Attenzione che è fascino nella delineazione dei suoi paesaggi, con i profili delle colline, con le piccole case dalle finestre quadrettate e al di sopra la brillantezza della luna, coi passeri che si legano con i fili e creano un legame. Dipinge legami Francesco Casorati e mostra la necessità di relazione e comunicazione.

Per info: http://www.palazzolomellini.com/index.html


SOS Humanity (Fino al 2 novembre 2022)

Lago d’Orta, mostra diffusa
10 luglio 2022 – 2 novembre 2022

SoSo humanity locandina
Locandina della mostra ideata e realizzata dalla Fondazione Alberto Giacomini presso il Lago d’Orta

Denuncia e speranza connotano il percorso ambientale tratteggiato dalle installazioni artistiche di  Simone Benedetto, Silvia Della Rocca, Sergio Floriani, Omar Hassan e Helidon Xhixha sul lago d’Orta.

Il gigantesco iceberg d’acciaio di Helidon Xhixha al centro del lago denuncia lo sfregio dell’ambiente e fa da contrappunto alla denuncia sociale del mondo dell’infanzia richiamata dagli orsetti giganti di Simone Benedetto. Una doppia luna in oro e argento, sospesa come un gong di Silvia Della Rocca è richiamo alla sostenibilità e alla riflessione sulla responsabilità. Le installazioni di Floriani, un monolite a parallelepipedo e la grande porta in acciaio e stagno, propongono la visione della spersonalizzazione nella società globale e virtuale. I comignoli in cotto di Omar Hassan parlano di casa e focolare e emettono sentimenti e affetti familiari.

Le opere rispondono a un SOS nei confronti dell’inquinamento e della perdita di valori umani e sociali, delle epidemie globali, delle guerre e dell’ emergenza climatica.

Per Info: https://www.fondazionealbertogiacomini.it/mostra-diffusa-sos-humanity/


Maifest de la fragilité 16° Biennale d’art contemporain de Lyon (Fino al 31 dicembre 2022)

Musée d’art contemporain Lyon (Francia)
14 settembre 2022 ― 31 dicembre 2022

KAZEM
Mohammed Kazem, série de 6 toiles “Even the shade does non belong to them” , acrylique et encre sur toile, at Manifesto of fragility, 16ma Biennale d’art contemporain de Lyon, Art BAC 2022, 2022, Usines Fagor, Courtesy of the Artist and Gallery Isabelle van den Eynde, with the support of Ministry of Culture and Youth of United Arab Emirates, the Abu Dhabi Dep. of Culture and Tourism, Alserkal avenue, Isabelle van den Eyende © Amande Dionne – riproduzione vietata

Con la direzione artistica di Isabelle Bertolotti e a cura di Sam Bardaouil & Till Fellrath, la mostra si sviluppa in 12 sedi in ambito cittadino e coinvolge più di 200 artisti.

Il tema è la fragilità. In un mondo irrimediabilmente fragile, la Biennale guarda al passato e lo annoda al presente, afferma la fragilità intrinsecamente legata alla resistenza e capace di affrontare il futuro. Sono esplorate la vulnerabilità delle persone e dei luoghi, tra passato e presente, la fragilità e la resistenza dell’individuo, delle città e del mondo.

Per info: https://www.labiennaledelyon.com/

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