La Galleria è una rubrica di suggerimenti e proposte di mostre ed eventi di arte, che coniugano bellezza, riflessione poetica, diritti e valori.
● JR. Déplacé∙e∙s (Fino al 16 luglio 2023)
GALLERIE D’ITALIA – Torino
09 febbraio – 16 luglio 2023
JR è artista francese, noto e apprezzato per i suoi progetti internazionali che uniscono fotografia, arte pubblica e impegno sociale. Per la prima volta a Torino, presenta “Déplacé·e·s”. Il progetto è la sintesi dei viaggi dal 2022 in zone di crisi segnate dalle difficili condizioni delle persone a causa di guerre, conflitti, carestie e disastri climatici. Ha percorso e osservato realtà drammatiche e diverse, dall’Ucraina ai campi profughi di Mugombwa, in Rwanda, e di Mbera in Mauritania, da Cùcuta in Colombia a Lesbo in Grecia. La mostra alle Gallerie d’Italia a Torino è realizzata in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo e curata da Arturo Galansino.
Prima dell’inaugurazione della mostra, martedì 7 febbraio, in piazza San Carlo JR ha realizzato una performance di arte pubblica con cinque grandi teloni raffiguranti i bambini incontrati nei campi profughi, tra di loro la piccola Valeriia. Lo scorso anno Valeriia, una bambina profuga ucraina di 5 anni, era stata ritratta mentre sorrideva in una gigantesca tela srotolata nella piazza davanti al palazzo dell’Opera di Leopoli. La sua immagine era stata scelta per la copertina di Time, come simbolo della sofferenza e della resistenza ai bombardamenti sui civili.
L’artista JR dalla banlieu parigina porta la sua arte in tutto il mondo, creando monumentali e temporanee opere, azioni performative di arte pubblica che interagiscono e dialogano con le comunità. JR crede nel fare arte collettiva, nella società e con le persone, arte di comunità, come azione di narrazione della realtà e delle fragilità, di riflessione e reazione sociale.
Per info: https://gallerieditalia.com/it/torino/mostre-e-iniziative/mostre/2023/02/jr-deplace-e-s/
● Artisti in guerra (Fino al 19 novembre 2023)
CASTELLO DI RIVOLI – TO
15 marzo –19 novembre 2023
A cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio, la mostra indaga sul significato della guerra e presenta la particolare relazione con essa e la visione di 39 autori, da Francisco Goya a Salvador Dalí, a Pablo Picasso, all’artista sloveno Anton Zoran Mušič, internato nel campo di concentramento di Dachau, a Burri che nel campo di prigionia conosce e sperimenta l’arte, sino all’artista afgano Rahraw Omarzad (Kabul, 1964) e all’artista ucraino Nikita Kadan (Kiev, 1982). Come guarda l’arte alla guerra? come la rappresenta e soprattutto come parla di vita e di pace? Oltre 140 opere provocano il pubblico, presentando i conflitti di ieri e di oggi, non solo nella complessità inestricabile politica, geopolitica ed economica, razionale e imprevista, ma anche entrando direttamente all’interno della violenza, degli istinti, delle dinamiche distruttive, dell’essenza umana. Tempo e spazio, vita e morte sono l’oggetto dell’osservazione all’interno della guerra.
Per info: https://www.castellodirivoli.org/mostra/artisti-in-guerra/
● Progetto Genesi Arte e Diritti Umani (Fino al 28 gennaio 2024)
Milano 22 febbraio – 2 aprile 2023
Genova 20 aprile – 22 ottobre 2023
Brescia 10 novembre 2023 – 28 gennaio 2024
La mostra – progetto itinerante, a cura di Ilaria Bernardi, include le 15 nuove acquisizioni della Collezione Genesi, oltre a un nucleo di opere della Collezione già esposte nella prima edizione. E’ un progetto interdisciplinare e inclusivo, espositivo ed educativo della durata di un anno che ha come focus l’educazione permanente in tema di diritti umani. Genesi presenta opere d’arte contemporanea di artisti internazionali che riflettono sulle attuali, complesse e spesso drammatiche, tematiche culturali, ambientali, sociali e politiche, nell’ambito della difesa dei diritti umani e ambientali. Il progetto guarda all’arte contemporanea come portavoce ed espressione delle istanze dei diritti umani. Molteplici i temi: ambiente e sostenibilità, la condizione femminile, le disuguaglianze, i pregiudizi, la memoria collettiva e di comunità, la multiculturalità e le relazioni tra culture, le vittime di censure, genocidi, guerre, sfruttamento
Per info: https://associazionegenesi.it/events/progetto-genesi-2023/
● Mirdidingkingathi Juwarnda Sally Gabori (Fino al 14 maggio 2023
TRIENNALE di Milano
16 febbraio 2013 – 14 maggio 2023
Sally Gabori (1924 – 2015), appartenente alla comunità aborigena Kaiadilt dell’Australia, uno degli ultimi gruppi a stabilire legami con gli europei, è riconosciuta tra le più grandi artiste australiane contemporanee. Iniziò a dipingere oltre gli ottant’anni, nel 2005. La contraddistingue una pittura potente, originale e autonoma, indipendente da correnti artistiche e dalla pittura aborigena. In mostra è presentato un variopinto e monumentale gruppo di circa trenta opere. I legami familiari, la comunità di appartenenza, la terra e le origini, la memoria ed il presente sono componenti che ispirano e animano i dipinti. Emerge la cultura, testimonianza preziosa e fondamentale per la conoscere la storia delle culture First Nation. La mostra retrospettiva è organizzata nell’ambito del partenariato con Fondation Cartier pour l’art contemporain, che l’ha ideata e curata, ed è stata inaugurata a Parigi nel 2022. La Fondation Cartier è impegnata da molto tempo sui temi ambientali, della deforestazione, del clima e sulla scomparsa di culture e lingue autoctone
Per info: https://triennale.org/eventi/mirdidingkingathi-juwarnda-sally-gabori
● Eve Arnold. L’opera 1950-1980 (Fino al 4 giugno 2023)
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia Torino
25 febbraio – 4 giugno 2023
Eve Arnold e Inge Morath sono state le prime donne a far parte della prestigiosa agenzia Magnum Photos nel 1951. Camera – Centro Italiano per la Fotografia – dedica a Eve Arnold un’importante mostra, a cura di Monica Poggi ed in collaborazione con Magnum Photos. Nata nel 1912 a Filadelfia da emigrati russi, Eve ha guardato alle donne e all’empowerment realizzando scatti fino alla fine del secolo, passando dall’attenzione per le dive ai reportage d’inchiesta. Soggetti sono Marilyn Monroe, le modelle della prima sfilata di moda afroamericana ad Harlem, così come Malcom X. Senza compiacimento e senza cadere nella rappresentazione stereotipata, ritrae lavoratrici e modelle, madri e bambine, dive e suore. Circa 170 opere compongono l’esposizione insieme a documenti d’archivio e libri e riviste.
Per info: https://camera.to/mostre/eve-arnold/
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