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100 Dicembre 2023
Speciale La famiglia: tra ieri, oggi e domani

Bioetica e Arte. Mostre in corso dicembre 2023

La Galleria è una rubrica di suggerimenti e proposte di mostre ed eventi di arte, che coniugano bellezza,  riflessione poetica, diritti e valori


● CONTEMPORARY MONOGATARI: NUOVE NARRAZIONI GIAPPONESI (fino al 5 maggio 2024)

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© Kazuko Kazuko Miyamoto Artist book 2016 Published by Matador / La Fabrica, Madrid, Spagna with the support of SAAB Courtesy of the artist and EXILE gallery, courtesy MAO riproduzione vietata

MAO – Museo d’arte Orientale di Torino
13 dicembre – 5 maggio 2024

A cura del direttore Davide Quadrio e in relazione con la direttrice del Museo Madre di Napoli, Eva Fabbris, il MAO nel riallestimento della galleria giapponese, al secondo piano dell’edificio museale, propone il dialogo con la pratica artistica di Kazuko Miyamoto. Suggerisce una relazione dinamica tra gli oggetti e i segni delle collezioni del passato ed il presente d’arte rappresentato dall’artista performativa.

La relazione dinamica stimola nuove prospettive, aiuta ad addentrarsi in segni, tracce e manifestazioni, a riconoscere forme e materiali ed entrare in profondità nell’essenzialità delle origini e a riconoscerle nelle creazioni d’arte. L’artista coniuga tempi e luoghi lontani, arte e esperienza. Disegni, danza e teatro, kimoni e tessuti, fotografie e performance, compongono e animano gli spazi, introducono lo svelamento dei segni del corpo, della circolarità tra pieno e vuoto, della circolarità del soffio vitale, del Ki.

Per info:
https://www.maotorino.it/it/evento/contemporary-monogatari-nuove-narrazioni-giapponesi/


● RAMMENDI AMBIENTALI. RIPARAZIONI SIMBOLICHE NELL’ARTE CONTEMPORANEA (Fino al 4 febbraio 2024)

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©Brenno Franceschi, Fragili equilibri, 2023, tessuto e cera. Rammendi Ambientali Castello Gamba, courtesy Castello Gamba – Museo di Arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta, riproduzione vietata

CASTELLO GAMBA Chatillon AO
29 Ottobre – 4 febbraio 2024

Nove artisti esprimono, con molteplici mezzi espressivi, il personale sguardo sull’ambiente, per dare spazio al tema della coscienza etica e della salvaguardia del bene comune. Dal particolare, relativo al contesto valdostano, gli squilibri e le alterazioni ambientali assurgono a testimonianze di fratture e alterazioni universali, in ogni tempo e luogo.

La relazione umanità e natura nella sua complessità è rappresentata e sintetizzata nelle parole del rammendo, dell’agire di cura, nell’atto di rigenerarsi e ricomposizione verso e con l’ambiente. Nello scenografico contesto del castello Gamba di Chatillon AO, la mostra è curata dalla gallerista e storica dell’arte Gabriella Anedi.
Le opere, dal materiale tesile ai video, sono degli autori Piera Antonelli, Pietrina Atzori, Romilda Boccia, Mariagiovanna Casagrande, Daniele De Giorgis, Daniela Evangelisti, Brenno Franceschi, Chicco Margaroli, Emilia Persenico.

Per info:
https://www.castellogamba.vda.it/mostre/archivio_mostre/rammendi_i.aspx


● BAM “ANNI DIECI: QUANDO ARRIVA GODOT?” (fino al 7 gennaio 2024) BIENNALE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DEL PIEMONTE – EDIZIONE 2023.

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© Viola Barovero, 2023 “Entropia”, acrilico su quattro tele, cm 140×200, courtesy autore riproduzione vietata Mostra BAM Anni dieci
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© Chantal Garolini, “Barlume interiore”, 2023, acrilico su tela, 100X70 cm, courtesy autore riproduzione vietata Mostra BAM Anni dieci

Casa del Conte Verde Rivoli Torino
02 dicembre – 7 gennaio 2024

Curata da Edoardo Di Mauro, direttore artistico Riccardo Ghirardini, la Biennale propone quest’anno l’indagine su “ Anni Dieci: quando arriva Godot ?”. Parafrasando la celebre opera di Samuel Becket la mostra è la trama di ricerca di una ventina di artisti, alcuni giovani ed emergenti accanto a proposte di artisti maturi ed affermati. Tra gli espositori c’è l’importante presenza di studenti e docenti dell’Accademia Albertina. La Biennale si riconferma occasione per presentare la molteplicità di espressioni e linguaggi che introducono le visioni recenti dell’arte in ambito piemontese, mostrare sperimentazioni e ambiti di ricerca degli artisti.

Dove va l’arte? Cosa e come sperimenta? Rispondono a queste domande gli Artisti anni Dieci: Eric Pasino, Giuseppe Gallace, MBAG (Margherita Bobini & Andrea Gritti), Lorenzo Gnata, Mirko Andreoli, Nice and The Fox (Francesca Nigra), GEC, Hanieh Eshtehardi, Viola Barovero, Chantal Garolini, Pablo Mesa Capella, Akira Zakamoto, Elena Radovix. Artisti mid-career: Gabriele Garbolino Ru, Ugo Giletta, Maria Crocco, Sabrina Milazzo, Massimo Romani, Roland Victor Kastelic, Grazia Gallo. Installazione: Michelangelo Rossino Fashion: Giulia Amprino, MALAIKA(Barbara Ebbli), Monica Pasta, SCHE'(Chiara Schembari), Olesea Suharenco.

Per info:
https://www.comune.rivoli.to.it/anni-dieci-quando-arriva-godot-la-mostra-della-bam-alla-casa-del-conte-verde/



● FELICE CASORATI. PITTURA CHE NASCE DALL’INTERNO (fino al 7 aprile 2024)

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© Felice Casorati, Donne in barca, 1933, olio su tela, 193 x 100 cm Courtesy©Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, Piacenza e Mostra “Felice Casorati. Pittura che nasce dall’interno” Aosta

Museo Archeologico Regionale Aosta
2 Dicembre – 7 Aprile 2024

L’esposizione si compone di oltre cento opere di Felice Casorati, realizzate tra il 1904 e il 1960, a cura di Alberto Fiz. Il progetto consente di entrare a contatto con il percorso artistico dell’autore nel corso del Novecento e delle tecniche adottate. Accanto ai dipinti, sono presentate sculture, bozzetti e disegni teatrali; molte opere iconiche che segnano l’esperienza e le scelte di Casorati, da Le vecchie comari, 1908, al bassorilievo in gesso La dormiente del 1924, alla Testa gialla del 1950.

Perché, come suggerisce il titolo della mostra, la pittura nasce dall’interno? Così Casorati scrive in occasione della 1a Quadriennale di Roma del 1931: “adoro le forme statiche: e poiché la mia pittura nasce, per così dire, dall’interno e mai trova origine dalla mutevole ‘impressione’, è ben naturale che queste forme statiche e non le mobili immagini della passione, si trovino nelle mie figure…”.

La mostra riunisce e compone ad Aosta sino ad aprile una rappresentativa collezione di opere, che giungono da un vasto numero di istituzioni pubbliche e private, dalla GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea al Mart-Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, dagli Archivi Teatro e Museo alla Scala di Milano, alle Collezioni d’arte contemporanea della Regione autonoma Valle d’Aosta, al Gruppo Tim-Collezione Olivetti di Torino e la Rai.

Per info: https://www.regione.vda.it/cultura/mostre_musei/musei/museo_sede_expo/archivio_2023/casorati_i.aspx


● DA CASORATI A SIRONI AI NUOVI FUTURISTI (fino all’ 11 febbraio 2024)

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©Veduta della Sala Tartaruga del Museo Accorsi-Ometto con l’opera di FELICE CASORATI, Le uova sul cassettone. Collezione privata © Felice Casorati, by SIAE 2023, riproduzione vietata courtesy Museo Accorsi-Ometto

Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto, Torino
11 ottobre – 11 febbraio 2024

Curata da Nicoletta Colombo e Giuliana Godio, la mostra conduce negli anni Venti del Novecento in Italia, nel dopoguerra e nei nuovi scenari sociali e politici dell’epoca e li osserva attraverso le riflessioni e le scelte dell’arte. L’indagine ha come focus la pittura attorno ai centri del nord Italia, Torino e Milano. L’arte si presenta così elemento per introdursi e sondare il clima culturale, le idee e visioni del decennio.

Circa 70 opere, frutto di una ricerca e selezione rappresentativa e distribuite per 4 tematiche, compongono l’esposizione: Felice Casorati, I sei di Torino e la cerchia di Casorati, I nuovi futuristi tra Torino e Milano, Il Novecento a Milano. Molti gli autori presenti, oltre a Felice Casorati, come Sironi, Carrà, Boswell, Chessa, Carlo Levi, Menzio, Paulucci, Maugham, Spazzapan, Balla, Prampolini, Fillia e o Munar

Per info:

https://www.fondazioneaccorsi-ometto.it/2023/09/21/da-casorati-a-sironi-ai-nuovi-futuristi-2/


SARAH SZE: METRONOME (fino all’11 febbraio 2024)

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© OGR Torino_Sarah Sze_METRONOME_© ph Andrea Rossetti for OGR Torino, le immagini sono coperte da diritto d’autore, courtesy OGR, riproduzione vietata

OGR – TORINO
3 novembre – 11 febbraio 2024

METRONOME, a cura di Samuele Piazza, è la mostra personale dell’artista statunitense Sarah Sze (Boston, 1969), composta da una grande installazione negli spazi del Binario 1. Nella vasta penombra del luogo ecco apparire la molteplicità di luci e suggestioni che compongono la scultura sferica, alludendo al nostro presente tecnologico attraversato dalla pluralità di immagini e informazioni. Allestita per la prima volta nel 2023 nella sala d’attesa della stazione londinese di Peckham Rye, è ora alle OGR; sono entrambe architetture del secondo ‘800, alludono e interagiscono con l’opera definendo i segni e le tappe dai cambiamenti della rivoluzione industriale sino alle trasformazioni di oggi e alla dimensione del cyberspazio.

Qual è lo statuto dell’immagine, della comunicazione e della sua fruizione si e ci domanda Sze? Il proliferare di devices, le dimensioni del metaverso e dell’IA attestano l’essere immersi in ambiti reali e in quelli virtuali sempre più generativi e meno definiti. L’installazione è un cosmo che contiene la fragilità dei fogli di carta, sospesi su una intelaiatura metallica; su di essi scorrono immagini provenienti da molteplici origini, trasformando la staticità della scultura in movimento, bombardamento, confusione e immersione di segni, colori ritmati dal rumore di un metronomo che scandisce il tempo, riconducendo al ritmo della vita.

Per info:
https://ogrtorino.it/events/sarah-sze-alle-ogr-torino
https://ogrtorino.it/pages/sarah-sze-metronome-contenuti-per-tutti


● LUCI D’ARTISTA (fino al 14 gennaio 2024)

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©Francesco CASORATI, Photo © Guido Ottolenghi_Courtesy FIAF e Luci d’artista Torino, courtesy Luci d’artista, riproduzione vietata

Torino
27 ottobre – 14 gennaio 2024

Luci d’artista coniuga la luce all’arte contemporanea ed evidenzia come l’arte sia in grado di ideare e narrare gli spazi cittadini attraverso il segno e la luce. Alla sua 26.ma edizione, curatore Antonio Grulli, Luci d’Artista si consolida. Da straordinaria luminaria cittadina nel 1998 per celebrare le festività natalizie a sistema d’arte strutturato secondo un progetto e un programma articolato, con il coinvolgimento di artisti nazionali e internazionali chiamati a comporre un museo diffuso di opere di grandi dimensioni.

E’ del 1998 “Volo su…” di Francesco Casorati, composto da cinquantadue uccelli stilizzati, resi in quattro pose diverse. Gli uccelli tratteggiano un percorso segnato dal lungo filo rosso che tengono in bocca. Ricrea un’atmosfera che disegna armonia nel cammino che unisce gli uni agli altri.
L’opera più recente è di quest’anno: “Orizzonti” dell’artista Giovanni Anselmo. Quattro luci di colore blu rappresentano i punti cardinali con le parole Nord, Est, Sud e Ovest. Mostra un disequilibrio della pianta della piazza rispetto ai punti ortogonali e svela attraverso la luce le energie del cosmo e della vita, la gravità, l’equilibrio sotteso ai mutamenti e le forze della natura, l’invisibile che si fa visibile.

Con Luci d’artista si associano tante iniziative e dibattiti con le scuole, le famiglie e la cittadinanza, anche con attenzione alle circoscrizioni periferiche. Il programma generale di Accademia della Luce è progettato dai Dipartimenti Educazione di sei musei torinesi: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e PAV Parco Arte Vivente.

Per info:
https://www.lucidartistatorino.org/

© Bioetica News Torino, Dicembre 2023 - Riproduzione Vietata

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