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Bandi di concorso per medici e 1500 operatori socio sanitari volontari per la task force Covid-19

22 Aprile 2020

La Protezione Civile nazionale ha indetto due bandi per la ricerca di medici e 1500 operatori socio-sanitari  presso  strutture sanitarie assistenziali, residenze disabili e istituti penitenziari più colpite dall’emergenza  Covid-19.

Per i medici occorre compilare il form disponibile dal 20 aprile fino alle ore 16 di giovedì  23 aprile sul sito della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it) e dare la disponibilità professionale in una tra le Regioni indicate. Sono previste rimborso di spese di viaggio e vitto e un premio di solidarietà forfettario per ciascuna giornata prestata. Spetta alle Regioni provvedere alla  sistemazione dei medici.

Per gli operatori sanitari il termine di presentazione della candidatura, aperto dalle 18 del 20 aprile  con chiusura  entro le ore 20 di oggi,  mercoledì 22 aprile, per la costituenda Unità socio-sanitaria occorre compilare  il form disponibile sul sito della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it).

Procedura di selezione:

500 presteranno la propria attività presso  residenze sanitarie assistenziali, case di riposo per anziani,  residenze sanitarie per disabili per un periodo consecutivo di quattro settimane;
1000 da destinare  presso gli istituti penitenziari individuati dal Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità per un periodo consecutivo fino al 31 luglio 2020, termine dello stato di emergenza.

La partecipazione  è su base volontaria ed è aperta agli operatori dipendenti del Servizio sanitario nazionale, dipendenti di strutture sanitarie anche non accreditate e operatori liberi professionisti.

Requisiti:  Titolo conseguito di Operatore Socio Sanitario,  ai sensi dell’Accordo tra il Ministro della Sanità, il Ministro della Solidarietà Sociale e le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 22 febbraio 2001 (GURI 19 aprile 2001, n.91).  Tra i fattori di selezione,  la maggiore anzianità di conseguimento del titolo di Operatore Socio Sanitario. Per l’assegnamento  negli istituti penitenziari gli operatori si considererà che non sia  dipendente e/o titolare di incarichi conferiti dal Ssn oppure da strutture accreditate dal Ssn.

Saranno rimborsate le spese di viaggio e conferito  un premio di solidarietà forfettario per ciascuna giornata prestata; offerto  vitto e alloggio, il tutto a cura della Regione nella quale l’operatore presterà la propria attività.

Redazione Bioetica News Torino