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Bambini: quali i rischi da Covid-19? I motivi per la vaccinazione

16 Dicembre 2021

Iniziata ieri la campagna vaccinale per i bambini al di sotto degli undici anni fino ai 5, risultano dal Rapporto governativo di oggi, 16 dicembre alle ore 6.19, 382 bambini vaccinati con una dose pediatrica Cominarty (BioNtech/Pfizer).

La vaccinazione anti-Covid serve per proteggerli dal rischio di sviluppare la malattia grave, che avviene raramente ma impatta anche l’età pediatrica. Per questo la si raccomanda spiega il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli che dà alcuni dati di uno scenario europeo, curato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (Ecdc) durante la conferenza stampa di presentazione della campagna vaccinale per i bambini sotto gli 11 anni. L’Ecdc stima che ogni 10mila casi sintomatici pediatrici vi siano circa 65 ospedalizzazioni, 6 ricoveri in intensiva e un decesso. «In più la patologia innescata da SarsCoV-2 in età pediatrica trova una sua estrinsecazione particolare nella cosiddetta sindrome multi-infiammatoria sistemica (MIS-c)», aggiunge Locatelli. La sindrome si presenta in un’età mediana di 9 anni e quasi il 45% dei casi viene diagnosticata nella fascia di età vaccinale tra gli 11 e i 5 anni, inoltre il l 70% di questi bambini può arrivare a richiedere un ricovero di terapia intensiva.

Si manifestano anche nei bambini, come per gli adulti, come da evidenze scientifiche, gli strascichi sintomatici dopo essere guariti dal Covid-19, che appaiono in aspetti e prolungati in tempi diversi, tutti comuni e identificati sotto il nome di Long Covid. «La percentuale per loro è fortunatamente bassa, ma quantificabile secondo alcuni studi attorno al 7%», conclude Locatelli auspicando la comprensione per la raccomandazione della vaccinazione estesa anche a questa fascia di età.

La presidente della Società italiana di pediatria Annamaria Staiano ha descritto, sempre alla medesima conferenza, alcuni aspetti sanitari riguardo al nostro Paese. Nelle ultime settimane si sono avuti 250 casi su 100mila soggetti in Italia con un aumento significativo di incidenza rispetto alle altre fasce d’età, soprattutto di quella superiore ai 12 anni che è stata per la maggior parte già vaccinata. «Fra i 5 e gli 11 anni ci sono stati circa 250 mila bambini affetti in Italia, dei quali 1.450 bambini sono stati ricoverati e 36 in terapia intensiva e 9 decessi», ha affermato Staiano.

Vi sono anche aspetti psicologici di cui tener conto, non solo quelli legati alla ospedalizzazione per Covid-19 che gravano sulla famiglia oltre che al bambino ricoverato, ma anche quelli scatenanti dalla lunga pandemia. La presidente Staiano ha informato che «si è osservato un incremento più che significativo dei casi psichiatrici nei bambini, più o meno lievi da disturbi di ansia e depressione fino a casi di autolesionismo, di atteggiamenti di comportamento compulsivo-ossessivo e un aumento significativo di casi di suicidio o tentato suicidio in età pediatrica». Fattori che, come commenta Staiano, rivelano un disagio sociale enorme che va prevenuto insieme a fattori strettamente medici.

Gli studi su Long Covid in età pediatrica sono pochissimi. Lo rivelano i pediatri del Policlinico universitario Agostino Gemelli che sono preoccupati in quanto non si conoscono le conseguenze a lungo termine. «Dal marzo 2020 abbiamo valutato oltre 160 bambini con Covid pediatrico e per 32 di questi è stato necessario il ricovero», ha affermato Antonio Chiaretti in una nota del Policlinico datata 16 dicembre 2021, responsabile del pronto soccorso pediatrico e professore associato di Pediatria all’Università Cattolica di Roma. La loro patologia era in forma moderato-grave di cui 8 riportavano la sindrome multi-infiammatoria sistemica. Poi sono in cura, insieme ad una squadra specialistica, anche le mamme in gravidanza che hanno contratto la patologia da Covid in gravidanza o nel momento del parto, sono circa 200, e i bambini post-Covid provenienti anche da diverse regioni presso l’ambulatorio pediatrico specifico. Questi ultimi sono 150, 55 dei quali soffrono di long Covid.

Un loro studio Preliminary evidence on long Covid in children condotto da Danilo Buonsenso, Daniel Munblit et al., pubblicato su Acta Paediatrica (aprile 2021, open source) pone una seria riflessione su come i bambini siano stati sottovalutati. Le misure restrittive per contrastare la pandemia ha avuto un impatto negativo significativo sulla salute mentale dei più piccoli, che come fa notare il medico infettivologo pediatrico Piero Valentini del Gemelli, sono messi a dura prova durante la pandemia. La loro età è quella dello sviluppo e di apprendimento di competenze relazionali, educative e comportamentali.

Lo studio è stato effettuato mediante intervista telefonica o presso ambulatorio ai caregiver dei 129 minori (l’età media è di 11 anni) con diagnosi di Covid-19, confermata da tampone nasofaringeo nel periodo da marzo 2020 a ottobre 2020, presso la Fondazione del Policlinico Gemelli per valutare la persistenza dei sintomi. 109 bambini sono stati intervistati telefonicamente e il rimanente in ambulatorio. Oltre la metà dei bambini studiati presentava almeno un sintomo di long Covid dopo due mesi dall’infezione, al pari degli adulti. Inaspettato è invece, come spiegano gli autori, è che anche coloro che avevano una forma asintomatica di Covid-19 possono sviluppare sintomi cronici persistenti.

Durante la fase acuta della patologia il 25% risultava asintomatico, la maggior parte, il 74% (96) manifestava sintomi; in generale 6 bambini avevano avuto bisogno di un ricovero e 3 di un ricovero in terapia intensiva. 3 bambini hanno sviluppato la sindrome infiammatoria multisistemica (che può manifestarsi con febbre, segni di infiammazione sistemica fino alla tempesta citochinica, grave compromissione respiratoria e cardiaca fino allo shock e aneurismi delle arterie coronariche, colpire in modo grave reni, cervello, occhi e intestino) e 2 la miocardite. Mentre il 40% dei positivi si è ripreso del tutto dal Covid-19 vi è stata una porzione minore, il 35%, che mostrava una persistenza di uno o due sintomi e il 25% di 3 o più sintomi. Sintomi del long Covid che si sono manifestati in svariati modi, chi con l’insonnia (18%), chi con difficoltà respiratoria con dolore e senso di costrizione toracica (14%), chi con congestione nasale (12%), la fatigue (10%), dolori muscolari (10%) e alle articolazioni (6%) e difficoltà di concentrazione (10%).

Per gli autori nel confrontare i dati del loro studio con un altro pediatrico svedese sul long Covid (Ludvigsson JF, 2021) si è potuto osservare che la fascia di età mediana riscontrata, nella ricerca italiana 11 anni e in quella svedese 12 anni, «può particolarmente soffrire di long Covid». Il limite della ricerca italiana è che presenta un campione ridotto.

CCBYSA

Se desideri puoi approfondire l’argomento sui vaccini anti-covid ai bambini sotto gli 11 anni:

Istituto G. Gaslini, L’andamento dell’infezione da Sars-CoV-2 tra i bambini (26 novembre 2021)

Ospedale Bambino Gesù di Roma, Vaccini Covid-19 nei bambini tra 5 e 11 anni: le risposte alle domande più frequenti (26 novembre 2021)

Ministero Salute, Domande e risposte sui vaccini anti Covid-19 (agg. 8 dicembre 2021)

Aifa, Estensione di indicazione di utilizzo del vaccino Cominarty per la fascia di età 5-11 anni, circolare 7 dicembre 2021

(aggiornamento il 16 dicembre 2021 ore 22.05)

redazione Bioetica News Torino
Sugli stessi temi: Bambini, Covid-19, Vaccini