Introduzione
Da diversi anni l’aumento considerevole dell’utilizzo di internet lo ha reso uno strumento indispensabile per la maggior parte delle persone, soprattutto per i giovani. Grazie alla rete siamo in grado di comunicare in ogni momento con tutto il mondo, di fare acquisti on-line, di fare amicizia e condividere idee e opinioni, di lavorare a distanza e molto altro ancora. Evidenti sono i vantaggi, ma molteplici anche i rischi. Ciò assume aspetti allarmanti e talora devastanti quando l’analisi si focalizza sulla sessualità on-line. Alcuni dati esplicitano in modo significativo la dimensione del fenomeno. Un terzo del traffico internet è su siti porno. Ogni giorno nel mondo circa 40.000 persone stanno guardando contenuti pornografici, Ogni secondo il circuito del porno incassa oltre 3.000 dollari. Siamo di fronte ad un’emergenza consumata in silenzio e in solitudine, ma estremamente insidiosa perché va a minare non solo i rapporti di coppia, ma la capacità dell’individuo di avere relazioni sane e, nei casi più gravi, di affrontare e vivere la realtà.
La contesualizzazione del fenomeno
I presupposti di tale situazione possono ricondursi a 3 aree tematiche: il contesto culturale, la rivoluzione scientifica e la digitalizzazione. La società contemporanea si presenta globale, multietnica, multiculturale e multireligiosa. Tale mosaico crea i presupposti per un pluralismo etico nel quale fondamentalmente l’etica liberale porta all’affermazione ed alla realizzazione dell’individuo, senza legami con il passato e con le tradizionali strutture familiari. Il consumismo esasperato e la commercializzazione frammentano le comunità aprendo all’individualismo e, molto spesso, alla solitudine. La svolta del ’68 sdoganando costumi, rapporti stabili e “sesso libero” ha, come si suol dire, aperto il vaso di Pandora. Tale data segna uno spartiacque tra un prima e un dopo, tra un mondo fondato sulla famiglia tradizionale e permeato di valori religiosi ad un presente nel quale l’affermazione di sé senza vincoli morali è da ritenersi un segno di emancipazione e progresso. Accanto alla rivoluzione culturale si è sviluppata quella scientifica che ha, per certi versi, dato sostanza e fondamento ad un nuovo modo di nascere, di morire, di vivere. La fecondazione in vitro permette di generare anche laddove non sarebbe possibile. I metodi anticoncezionali, particolarmente se combinati tra loro, garantiscono (quasi al 100%) un libero esercizio della sessualità senza “rischi”. Se questi metodi falliscono, estrema ratio, l’aborto, legalizzato in Italia da 1978. Infine l’avvento dell’informatizzazione.
Stiamo assistendo – sostiene Luciano Floridi – al passaggio dalla storia all’iperstoria. E’ trascorso poco più di un secolo quando Guglielmo Marconi ha scoperto la radio. Da allora la comunicazione ha sconvolto la nostra vita ed i nostri rapporti. Da un iniziale sistema univoco come appunto radio, TV, giornali, siamo giunti a sistemi personalizzati, a reti. La comunicazione irrompe nel quotidiano senza sosta, ci accompagna continuamente. E’ uno strumento fondamentale della connessione che salva ciascuno di noi dall’isolamento. Nondimeno è un fenomeno complesso, al contempo fonte di benessere e di armonia interiore, ma anche di malessere e di frammentazione. Ci aiuta a definire chi siamo, ci offre la possibilità di capire il mondo, ma anche di fraintenderlo: è narrazione di sé, del proprio gruppo, della propria appartenenza. Medium is the message sosteneva il massmediologo Mc.Luhan. La rete è infatti un ambiente formativo ed informativo, che determina uno stile di pensiero. Molti e legittimi i problemi aperti. Tra i tanti: come cambia la nostra identità quando la prima cosa che gli altri conoscono di noi è il contenuto del nostro profilo sui social network? E ancora: come possiamo distinguere la verità, se mai ne esiste una, dalla quantità infinita di notizie, opinioni non provate, disinformazione e propaganda che dilagano in internet? Quando poi l’oggetto della ricerca è la sessualità le criticità diventano ancora più significative. I rischi sono molteplici, a cominciare dalla precocizzazione e dall’educazione affettiva e sessuale distorta per arrivare a forme di dipendenza sessuale e tecnologica. In rete il corpo ha un luogo centrale, ma ubiquitario, senza corpo, ma con il corpo. Si perde la differenza tra reale e virtuale. Anzi, vi è il rischio che, specialmente nei giovani, internet riempia un vuoto di risorse educative che mancano nel mondo reale, ma che sarebbero fondamentali per accompagnare la crescita. La rete occupa così la sottocultura, venendo a mancare un presidio educativo adulto, rappresentato in primis da famiglia e scuola.
Quali prosepttive
Il modello bio-psico-sociale proposto dalla psicologia alla fine del secolo scorso, ribadisce come la formazione di un essere umano dipenda dalla genetica, ma anche dal contesto familiare e sociale nel quale si cresce. Ciò significa che l’antropologia umana contiene delle costanti e delle variabili che rendono l’uomo sempre diverso, ma sempre uguale nei secoli. Esiste una profonda unità tra corpo e persona. Nel corpo è incisa la mia unicità, la mia irripetibilità, ma anche la mia chiamata a esistere con gli altri, grazie agli altri e per gli altri. Il corpo – scrive il monaco Luciano Manicardi – è appello e memoriale della vocazione di ciascuno alla libertà e alla responsabilità. Parafrasando noi abbiamo un corpo, ma siamo anche un corpo, uno spirito incarnato secondo la teologia cristiana. La sessualità umana si declina pertanto attraverso i concetti di unità, complementarietà, dinamicità, relazionalità. La corporeità infatti non rende l’uomo chiuso in se stesso, ma attraverso una corporeità che aiuta a creare rapporti con gli altri e, per chi crede, con Dio. La sessualità pertanto non coincide con la genitalità o il mero erotismo, ma è il modo stesso di porsi al mondo di tutta la persona. La sessualità è costituita da fisicità, ma anche da sentimenti, pensieri, spiritualità, amore. Un essere umano – scrive Papa Francesco nell’Enciclica “Fratelli tutti” – fatto in modo tale che non si realizza, non si sviluppa e non può trovare la propria pienezza se non attraverso un dono sincero di sé. Se la sessualità non viene educata all’interno di un percorso di relazione ed affettività, si spegne. Ciò che permette di costruire rapporti significativi e stabili è la relazione autentica, sono le affinità elettive e non l’esercizio della sessualità, che è un piacere effimero e non duraturo. Alla base del senso da dare alla nostra vita, e ciò vale particolarmente per i giovani, è la legge dell’amore, non a caso “l’amor che move il sole e l’altre stelle” è la frase con cui Dante chiude il Paradiso, e quindi la Divina Commedia.
Bibliografia
G.Cucci, Dipendenza sessuale on-line, Ancora editrice, Milano 2015
M.G.Maglie, Puttane.Il mestiere più antico del mondo ai tempi di internet e del Covid, Piemme, Milano 2020
E.Nocito, Sex social crimes.Il web a luci rosse, Lupetti editrice, Milano 2021
C.M.Scarcelli, Intimità digitali, Franco Angeli, Milano 2015
M.Spaccarotella, Il piacere digitale, Ed.Giunti, Firenze 2020
M.Tortalla ( a cura di), Eros, amore, fecondità, Ed.Paoline, Milano 2013
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